Tangenti per la Rsa a Santa Maria di Sala, l’ex sindaco Fragomeni verso il patteggiamento
Si punta ad un accordo a quattro anni. L’ex primo cittadino Zamengo chiuderà a tre mentre l’ex dirigente dell’ufficio tecnico Carlo Pajaro a due
roberta de rossi
Si va verso il patteggiamento della pena per alcuni tra i maggiori protagonisti dell’inchiesta coordinata dalla pubblico ministero Federica Baccaglini su un presunto giro di tangenti all’ombra del comune salese: destinazioni di cambi d’uso da terreni agricoli ad edificabili in cambio di danaro o di parcelle esclusive, è l’accusa che muove la Procura.
Se per l’ex sindaco e poi ex presidente del Consiglio comunale, Nicola Fragomeni, si sta raggiungendo un’intesa tra la pm e l’avvocato difensore Renzo Fogliata, per una pena attorno ai 4 anni; l’avvocato Luigino Martellato si è accordato con la Procura per una pena di 3 anni per l’ex sindaco e ex consigliere comunale fucsia Ugo Zamengo. Due anni quelli concordati per l’ex dirigente dell’ufficio tecnico del Comune Carlo Pajaro, che ha anche annunciato l’intenzione di risarcire il Comune.
Pene che, però, dovranno essere vagliate e approvate dalla giudice per le udienze preliminari Daniela Defazio: l’udienza in programma lunedì 18 settembre è stata aggiornata al 5 febbraio.
Intende, invece, difendersi dalle accuse l’architetto Marcello Carraro, ritenuto il professionista di riferimento del gruppo: l’avvocato Graziano Stocco annuncia che chiederà il processo con rito abbreviato, sostenendo che di parcelle e provvigioni si sia trattato e che il suo cliente nulla sapeva di eventuali raggiri. Deciso a difendersi a processo anche l’imprenditore e manager sanitario Battista Camporese, come annuncia l’avvocato difensore Ernesto De Toni.
La pm Baccaglini parte da un colloquio registrato di nascosto da un architetto che voleva vendere un terreno: Fragomeni e Zamengo si interessano dell’area, per offrirla agli imprenditori Mauro Cazzaro e Camporese, soci nella Relaxxi (che respingono le accuse di aver pagato tangenti) per realizzare una casa di riposo. Per l’accusa, i due pubblici ufficiali prospettano al professionista di vendere a 1, 100 milioni: “100 che devono essere fuori, in black”, “il lavoro del sindaco è “far sì che la tua terra sia interessante. Sennò resta quella che è”.
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