A Venezia nasce la raccolta fondi per la prima barca privata per persone con disabilità
Il progetto del maestro d’ascia Giovanni Da Ponte per facilitare il trasporto di suo figlio, Luca, e di chi è nella stessa situazione: “Viviamo in una città bellissima ma a volte complicata che ogni anno perde quasi 1000 abitanti a causa delle difficoltà quotidiane. Facciamo del nostro meglio per renderla una città migliore”.
eugenio pendolini
Il maestro d'ascia Giovanni Da Ponte con la moglie Mercedes e i loro tre figli
Di barche adatte a trasportare persone con disabilità, a Venezia, ce ne sono solamente se si parla di trasporto pubblico o di servizio sanitario. Invece mezzi privati, per l’uso di tutti i giorni, non ne esistono. Ecco perché Giovanni Da Ponte, tra i maestri d’ascia più affermati in città, ha pensato di realizzare e mettere a disposizione un vero e proprio progetto di barca per uso privato con la possibilità di trasportare persone con disabilità. Il modello sarà esposto al prossimo Salone dell’Artigianato. Per realizzarlo, ha dato il via a una raccolta fondi sul portale gofund.me.
La barca sarà lunga 6,5 metri larga 2, con un motore fuori bordo da 40 cavalli e una pedana al centro dotata di pistone idraulico. L’idea di realizzare un’imbarcazione di questo tipo nasce dalla speranza di facilitare il trasporto di suo figlio, Luca.
“Luca ha sette anni”, spiega lo stesso Da Ponte nel testo della raccolta fondi, “è affetto da una malattia genetica rara chiamata FOXG1 che gli ha creato un forte ritardo neurologico. Non può camminare, non parla, mangia solo cibo frullato a causa della disfagia, ha disturbi del sonno, epilessia e non controlla i movimenti. Vive a Venezia con i suoi genitori Giovanni e Mercedes e i fratelli Teresa e Leonardo”.
"Venezia è un'isola con più di 400 ponti e 170 canali”, continua il maestro d’ascia, “tutto si muove sull'acqua con imbarcazioni adatte ad ogni esigenza. Chi abita in terra ferma ha la possibilità di comprare un'auto con la pedana attrezzata per i disabili mentre a Venezia questa agevolazione non esiste. Solo nelle ambulanze o altre barche di aziende che si occupano di trasporto persone sono presenti strumenti di ausilio al carico o scarico della carrozzina, per questo il nostro sogno è di costruire la nostra personale barca per trasportare Luca e la famiglia. La tua donazione ci aiuterà a costruire questa particolare barca e ci permette di vivere più facilmente a Venezia nella sua quotidianità, come andare a scuola, al supermercato, al parco giochi, alle visite in ospedale. Venezia è una città bellissima ma a volte complicata da vivere, ogni anno perde quasi 1000 abitanti a causa delle difficoltà quotidiane. Facciamo del nostro meglio per renderla una città migliore”.
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