Portogruaro, bimbo morto a un anno e mezzo: un parente irreperibile
I carabinieri cercano una persona che potrebbe essere coinvolta nell’incidente, ma al momento non ci sono indagati
Rosario Padovano
Bilal Kuresi, morto a 18 mesi
Un parente della famiglia Kurtesi risulta irreperibile. Non si trova più. I carabinieri lo stanno cercando, perché potrebbe avere a che fare con l’investimento tragico di Bilal Kurtesi, il piccolo di 18 mesi rimasto schiacciato dal passaggio di una macchina in via Loredan a Mazzolada di Portogruaro, nel tardo pomeriggio di lunedì.
Non trapelano molte notizie su questa persona. E tuttavia di questo è perfettamente a conoscenza il padre del bambino, Senat Kurtesi, che ha sempre raccontato di essere stato assente al momento dell’incidente. «Io non so molto» afferma «ma effettivamente questa persona è sparita».
Si era diffusa la voce che si trattasse di un cugino, ma il padre del bambino, che è parte offesa, smentisce.

«Noi lo definiamo parente, perché effettivamente è un nostro parente, pur alla lontana» aggiunge l’uomo «Io ribadisco di non essere stato presente al fatto. Mi hanno raccontato della caduta. La vicenda resta seguita dal mio avvocato, che ci tutela». Il parente sarebbe maggiorenne. I carabinieri escludono minori coinvolti.
«Non sto andando più a lavorare» conclude il padre del bambino «mi hanno concesso alcuni giorni di riposo per lutto».
Al momento non risultano indagati. Il nulla osta alla sepoltura è stato concesso ieri: i familiari stanno decidendo dove celebrare il rito, che sarà musulmano.
Continuano le indagini: ci sono aspetti anomali, che i carabinieri stanno verificando, punti da chiarire. Anzitutto il bambino, dopo l’incidente e prima di essere trasferito al Pronto soccorso di Portogruaro, è stato lavato in più punti del corpo: aveva già perduto conoscenza.
Una telefonata al Suem 118, la cui registrazione è stata acquisita agli atti, parlava di un bambino investito. Gli stessi familiari dopo avere chiamato una prima volta il Suem per far intervenire un’ambulanza, hanno poi richiamato lo stesso Suem, bloccando l’invio dell’ambulanza, in quanto stavano portando il bambino direttamente all’ospedale con la Fiat Punto grigia, che poi sarebbe la stessa auto che avrebbe investito il piccino.
Durante il tragitto qualcuno, sulla via in cui si è consumata la disgrazia, avrebbe usato acqua e solventi per pulire l’asfalto.
I carabinieri sono ugualmente riusciti a recuperare tracce col luminol. Inoltre pochi minuti dopo la dichiarazione di morte del bambino è stata fornita la versione dell’incidente: Bilal è caduto dalla macchina, mentre stava giocando coi cuginetti, dall’alto, cioè dal cofano della vettura.
L’autopsia del medico legale Antonello Cirnelli ha smentito giovedì questa versione, confermando l’esito della Tac total body eseguita all’ospedale di Portogruaro. Bilal è morto per lo sfacelo cranico da arrotamento.
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