Violenze e un accoltellamento, la discoteca Shany di Bibione chiusa dieci giorni
Vari episodi negli ultimi mesi culminati con il ragazzo ferito gravemente. Le indagini hanno appurato che gli addetti alla sicurezza non avevano adempiuto all’obbligo di richiedere l’immediato intervento delle forze dell’ordine
Rosario Padovano
La chiusura della discoteca Shany di Bibione Pineda
Discoteca Shany chiusa per dieci giorni a Bibione Pineda. Arriva la scure della Questura dopo le indagini dei carabinieri su vari episodi che si sono verificati nel corso degli ultimi mesi. Il provvedimento di chiusura del locale, di natura cautelare, è stato adottato ai sensi dell’articolo 100 T.U.L.P.S. a seguito di numerosi elementi raccolti dai Carabinieri di Bibione, in relazione ai ripetuti interventi per episodi di violenza verificatisi nel locale o nelle sue adiacenze, sfociati anche in risse con conseguenze gravi per gli avventori.
Di recente c’è stato un accoltellamento ai danni di un ventenne, N.G. di Portogruaro, espulso assieme a un altro avventore. Il giovane era stato trasferito d’urgenza all’ospedale di Portogruaro, dove tuttora risulta ricoverato.
Gli accertamenti svolti dalla Divisione Polizia Amministrativa della Questura di Venezia, a seguito delle numerose segnalazioni, hanno permesso di appurare come, in occasione del verificarsi di alcune episodi di violenza, gli addetti alla sicurezza non avevano adempiuto all’obbligo di richiedere l’immediato intervento delle forze dell’ordine tramite i numeri di emergenza.
Il rispetto di questo obbligo si inserisce nell’ambito dei comportamenti che gli addetti al servizio di controllo all’interno delle discoteche devono adottare in occasione del verificarsi di problematiche di ordine pubblico all’interno o nelle vicinanze del locale.
La misura di tipo preventivo è stata notificata al titolare della discoteca a cura di personale della Polizia Amministrativa della Questura di Venezia, in collaborazione con i militari della Stazione Carabinieri di Bibione.
Il Comune di San Michele Bibione appoggia in toto l’iniziativa dopo gli ultimi e più recenti episodi. L’amministrazione sostiene che a rendersi protagoniste sono persone che arrivano da lontano e che non sono le benvenute.
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