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Insulti all’autista, bus scortato dai carabinieri

Banda di minorenni sulla linea Piove di Sacco-Sottomarina ha minacciato il conducente che chiedeva il biglietto

DANIELE ZENNARO
1 minuto di lettura
La stazione degli autobus a Sottomarina 

L’autista chiede di esibire il biglietto e la banda di ragazzini comincia a inveire in maniera veemente con insulti e minacce. Il fatto è avvenuto mercoledì sera, alle 21.15, a Piove di Sacco, sulla linea di Bus Italia che porta a Sottomarina.

Protagonista è il solito gruppetto di ragazzini stranieri già balzato agli onori della cronaca in passato.

Il bus che conduce a Sottomarina è in servizio per quella che è l’ultima corsa di giornata. Alla stazione degli autobus della cittadina padovana, mercoledì sera sale un gruppo di ragazzi giovanissimi, probabilmente minorenni, di origine nordafricana.

Vogliono raggiungere Sottomarina e sembrano disposti a farlo con ogni mezzo. L’autista chiede loro di esibire il biglietto da timbrare, ma a questo punto i giovani si scaldano e, con fare molto minaccioso, cominciano a sputare e a insultare pesantemente l’autista che, visto come si stavano mettendo le cose, blocca l’autobus e chiama i carabinieri.

Sul posto arrivano due pattuglie dei carabinieri della stazione di Piove di Sacco che salgono sul mezzo e calmano i ragazzi che vengono tutti identificati.

L’autobus può così ripartire ma due carabinieri rimangono nel bus e, di fatto, scortano l’autista fino a Valli, dove, per dare il cambio ai colleghi, arrivano due carabinieri della caserma di Chioggia che tengono a bada la baby gang fino a Sottomarina.

Tutt’altro che spaventati, i giovani continuano nel loro comportamento sopra le righe e cominciano a urlare ed insultare una volta che il bus entra in viale Mediterraneo.

Una volta giunti al capolinea di piazzale Europa, i carabinieri hanno fatto scendere tutti gli utenti che si trovavano dentro il bus tranne il gruppetto di nordafricani che è stato invitato a raccogliere tutta la sporcizia e le immondizie che aveva lasciato sui sedili e per terra.

«Si tratta di un altro spiacevole episodio» sottolinea Sandro Lollo della Fit-Cisl «che ha come protagonisti il solito gruppetto di giovanissimi extracomunitari. Servono provvedimenti a tutela dei lavoratori».

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