Piazza Ferretto dimenticata. «Spostano tutto fuori dal centro»
Gli esercenti chiedono più attenzione e iniziative. Ceolin: «Città viva, assecondiamola». Canniello: «Fate qualcosa anche qui»
Marta Artico
I commercianti del “salotto buono” della città chiedono iniziative per ravvivare il centro e più di qualcuno fa notare che in piazza Ferretto, per tutta l’estate, non ci sono stati eventi di rilevanza, mentre le attività estive sono state spostate tra il parco della Bissuola, Forte Marghera, via Piave, nel circuito più esterno della città.
«Servono iniziative, quest’anno in piazza Ferretto non è stato fatto nulla. Il sindaco dice che la piazza è “il salotto” della città, ma deve essere viva, vissuta. Qui serve cibo, musica, banchetti come in altri centri vicini a noi» è sbottata Marzia Piovesan titolare di Nanà, in galleria Barcella, qualche giorno fa.
«Tante iniziative vengono oramai allontanate dal centro», ragiona il direttore di Confesercenti, Alvise Canniello, «realizzare eventi alla Bissuola, San Giuliano, al Forte, in altre zone, va benissimo e c’è un grande riscontro. Ravvivare aree che ne hanno bisogno è importate, ma è altrettanto vero e importante che si dovrebbe controbilanciare la mancanza, organizzando eventi anche nel cuore di Mestre». Prosegue: «Si potrebbe fare di tutto, gli operatori vogliono venire in centro».
Di posizione avversa Massimo Gorghetto, direttore di Ascom: «Quante volte abbiamo sentito dire “Beh si fa tutto in centro e mai nelle periferie?”. Mestre è piazza Ferretto, certo, ma anche tutto il resto. Ritengo sia opportuno dar vita e incentivare anche altre aree, in piazza durante l’anno vengono organizzate diverse iniziative, inoltre in estate c’è poca gente in giro e minore affluenza».
Stefano Ceolin, gestore dell’osteria Ceola in galleria della Torre, rimasto aperto quasi tutta l’estate, riconsegna una diversa immagine della città: «Mestre è zeppa di turisti, e non da oggi, gli effetti del Covid non ci sono più e i locali sono pieni. In piazza Ferretto questa estate non è stato fatto nulla. Se ci fosse stata qualche iniziativa culturale, probabilmente ne avrebbero beneficiato sia i turisti, che avrebbero avuto una offerta più varia, che i residenti rimasti in città. Ripeto, la città è viva e affollata ed è in atto una riconversione dei flussi, persone che andavano a Mirano stanno tornando. Bisognerebbe cogliere questo bel momento». Infine: «Altrimenti il rischio, già in atto, è spostare il degrado e la desertificazione in centro». Cinema sotto le stelle in piazza? «Sarebbe di certo partecipato».
Opinioni contrastanti. Alessandro Tridello (Ubik), direttore del Mestre BookFest che si è svolto a giugno e ha ravvivato la città, sostiene invece che tra gli obiettivi della seconda edizione (che sarà più in grande), c’è quello di fare in modo che i commercianti che quest’anno chiudevano alle 19. 30 in punto se non prima, l’anno prossimo tengano aperto più a lungo: «Il prossimo anno replicheremo l’iniziativa e vorremmo animare il centro fino a tardi, sperando che negozi e attività tengano aperto per movimentare le serate».
Chiude l’assessore alle Attività produttive, Sebastiano Costalonga: «Come amministrazione stiamo preparando il Settembre mestrino, sarà importante e pieno di eventi».
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