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Jaguar contro cinghiale, danni per 15 mila euro

L’incidente a Eraclea. L’automobilista si salva e ora fa causa alla Regione Veneto in sede civile dopo il diniego ad un risarcimento danni

r.d.r.
1 minuto di lettura
Il grosso cinghiale da oltre 100 chili investito 

Era alla guida della potente Jaguar XE intestata alla sua ditta di serramenti, quando all’improvviso un cinghiale gli ha attraversato la strada e l’automobilista lo ha investito in pieno, riuscendo per un nonnulla ad evitare il peggio e a tenere l’auto in carreggiata. Risultato: molta paura, l’animale morto e 15 mila euro di danni all’auto, ferma per settimane in attesa delle riparazioni.

Ora l’imprenditore ha deciso di fare causa alla Regione Veneto, affidandosi all’avvocato Giorgio Caldera, che nei giorni scorsi ha depositato il proprio ricorso al giudice di pace: secondo l’ipotesi del legale, la Regione è responsabile della fauna selvatica e, pertanto, lo è anche dei danni che provoca. Sin qui la tesi della parte, ma naturalmente sarà il giudice a dover decidere se così sia o meno.

Ricapitoliamo: l’incidente è avvenuto la sera del 18 ottobre 2021, in pieno centro: la Jaguar Xe stava percorrendo le strade di Eraclea. «L’evento, che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi», osserva l’avvocato Caldera in una nota, «è stato causato dall’improvviso attraversamento di viale dei Fiori da parte di un cinghiale selvatico di oltre 100 chili di peso, sbucato dalla campagna circostante la carreggiata. Il conducente del veicolo, dopo l’investimento dell’animale, è riuscito a mantenere il controllo del mezzo rimanendo miracolosamente illeso». Sul luogo dell’incidente intervenivano i carabinieri di San Donà di Piave e la Polizia Provinciale di Venezia.

Come si arriva alla causa civile contro la Regione?

«Perché», spiega l’avvocato Caldera, «pur non essendo presente in loco segnaletica di pericolo né risultando installate reti o barriere di protezione a margine della carreggiata, la Regione Veneto ha respinto la richiesta di risarcimento danni», avanzata in via extragiudiziale: «Inevitabile, dunque, l’avvio del contenzioso giudiziario».

La causa è stata incardinata davanti al giudice di pace di San Donà, «sul presupposto che la fauna selvatica, patrimonio dello Stato, è per legge affidata in gestione alle Regioni e, conseguentemente, se un animale selvatico provoca danni a cose o persone il relativo risarcimento compete alla Regione sul cui territorio è avvenuto l’evento».

La richiesta? 14.500 euro di risarcimento danni per l’auto e 2700 euro delle spese per l’automobile sostitutiva.

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