Rapina con sparatoria all’ex Auchan a Mestre, condannato a dieci anni
Luigi Carta fu arrestato dalla stessa guardia giurata che aveva ferito. Il giudice ha aumentato la pena chiesta dal pm
Roberta De Rossi
Luigi Carta è stato condannato a 10 anni
Quella mattina di settembre 2022 doveva essere una normale giornata di lavoro per due guardie giurate della Civis, incaricate di trasportare l’incasso dell’Iperconad all’interno del complesso del centro commerciale Le Porte di Mestre. Invece si era trasformata in un inferno, dal quale per fortuna sono tutti usciti vivi: nonostante una violenta tentata rapina con sparatoria.
“Colpo” per il quale kunedì è stato condannato a 10 anni e 8 mesi di reclusione Luigi Carta, arrestato con l’accusa di rapina e tentato omicidio. Il pubblico ministero Giorgio Gava aveva chiesto per lui una condanna a 9 anni. Si è trattato di una sentenza con rito abbreviato e, quindi con lo scontro di un terzo della pena previsto da codice. Sentenza della giudice Daniela Defazio.
Erano le 10.45 del 10 settembre, quando il vigilante Luca Girardini si è presentato alle casse del centro commerciale per ricevere due borse sigillate da trasferire in banca: all’interno 45 mila euro dell’incasso. Ad aspettarlo in un corridoio, ha però trovato - pistola in pugno, una Luger P08 - Luigi Carta, che gli ha intimato di consegnarli le borse: non avendo ricevuto risposta dalla guardia giurata, Carta non ha esitato a sparare, ferendo il vigilante alla parte bassa dell’addome e trafiggendogli un gluteo.
La guardia giurata, nonostante fosse gravemente ferita, non ha consegnato le borse con i soldi, anche se il rapinatore ha continuato a sparare altri colpi - riporta il capo di imputazione - ad altezza addome. A quel punto è sopraggiunta anche l’altra guardia giurata che era rimasta nel furgone blindato e giunta alle spalle del rapinatore, gli ha intimato di fermarsi. Ma il vero sforzo eroico l’ha fatto proprio Girardini che - nonostante la grave ferita - è riuscito a avvicinarsi al rapinatore e a colpirlo alla testa, disarmandolo e, con il collega, riuscendo ad “arrestarlo” in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine. Poi si è trascinato fino al furgone blindato, per perdere conoscenza dopo aver messo in salvo il danaro che doveva custodire.
La sparatoria aveva seminato il panico nell’affollata area commerciale e richiamato sul posto le forze dell’ordine in pochi minuti . Portando all’arresto di carta.
Lunedì, al termine dell’udienza l’avvocato difensore Marco Zampini ha chiesto l’assoluzione e, comunque, il minimo della pena per il suo assistito, che ha chiesto “scusa”. Troppo poco, in questa fase, a fronte dei precedenti penali per Carta: ed è arrivata la condanna a 10 anni e 8 mesi e l’uomo è tornato in cella.
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