Ponte del 2 giugno: a Jesolo multe, Daspo e una patente ritirata
Sei verbali per vendita di alcolici, tre divieti di tornare in città a persone moleste e 60 auto controllate
giovanni Cagnassi
Dopo un venerdì notte turbolento per l’ordine pubblico, sabato torna la normalità grazie al maxi presidio di sicurezza in piazza Mazzini. Schierati polizia di Stato, carabinieri e guardia di finanza, più 21 agenti della polizia locale sulle strade del lido. Nonostante ci fosse ancora tantissima gente, 150 mila persone indicativamente, la serata e nottata sono state abbastanza tranquille, compatibilmente con i numeri dell’affluenza. I pattugliamenti hanno evidenziato la pressoché totale assenza di spacciatori nei punti caldi del lido.
I PROVVEDIMENTI
Sono stati elevati sei verbali, con multa di 200 euro, per violazione del regolamento di polizia urbana sulla detenzione di alcol. Poi altri tre verbali con richiesta di Daspo urbano per accattonaggio molesto. Sulle strade, controllati oltre 60 veicoli ed elevata una sola sanzione per guida in stato di ebbrezza a un neopatentato con conseguente ritiro della patente e denuncia.
IL COMMENTO DEL SINDACO
«È andata bene e siamo soddisfatti» ha commentato il sindaco, Christofer De Zotti, «ma sappiamo che la sicurezza non è un elemento acquisito una volta per tutte. C’erano tantissime persone a Jesolo in questo fine settimana. Qualche episodio legato alla presenza di giovani e giovanissimi che non conoscono le parole rispetto ed educazione. Nel 2022 i problemi erano accoltellamenti e risse, un anno dopo stiamo molto meglio.
La regolamentazione degli accessi, i provvedimenti sull’alcol e le regole su chiusure anticipate sommati alle forze di polizia presenti stanno dando risultati. Ma la strada è ancora lunga. Siamo consapevoli che alcuni episodi legati alla malamovida potrebbero accadere. La sicurezza non è fatta di slogan o magliette, servono scelte. Io stesso sono stato in piazza Mazzini: lo sforzo dell’amministrazione è massimo».
PERICOLO TUFFI
E per sensibilizzare sul pericolo tuffi compare il Padre Pio con formiche giganti, installazione di Carlo Pecorelli, sul pontile in piazza Brescia dove venerdì si era tuffato il 17enne di Castelfranco che ora rischia la paralisi per una sospetta frattura cervicale.
Una performance che l’artista jesolano aveva inscenato anche diversi anni fa in occasione di un altro tragico tuffo. Obiettivo dell’artista è sensibilizzare al pericolo di simili tuffi spericolati, con una statua del beato che sembra voler benedire il pontile. Il 17enne di origine marocchina è ancora ricoverato all’ospedale di Padova: rischia la paralisi e per il momento i sanitari non hanno sciolto la prognosi. Si è tuffato dove l’acqua è molto bassa, ignorando i cartelli che indicano il pericolo.
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