E’ il giorno del Palio delle Repubbliche Marinare. Venezia ha fame di rivincita
Partenza alle 18.15, la gara in Bacino: l’equipaggio lagunare è ben rodato ma Amalfi, Pisa e Genova sono pronte a fare lo sgambetto
Alberto Vitucci
Un'edizione precedente del Palio delle Repubbliche Marinare
Il giorno del Palio. Sarà un grande spettacolo oggi pomeriggio, sabato 3 giugno, in Bacino San Marco, per la 68esima edizione della regata delle Antiche Repubbliche marinare. Venezia non vince dal 2019, quando proprio qui, sulle acque di casa, la spuntò quasi al fotofinish su Genova e Amalfi. E la voglia di rivincita è tanta.
Due secondi posti per pochi centimetri nelle ultime due edizioni. Equipaggio ringiovanito rispetto a quello dello scorso anno. Per tutti i campionati italiani di canottaggio, che si svolgono sabato in contemporanea a Varese, significano la rinuncia a un bel po’ di campioni. A Venezia mancherà Pietro Cangialosi, Amalfi perderà Giovanni Abbagnale, campione del mondo e figlio del mitico Giuseppe, e poi Monfregola. Genova è alle prese con qualche problema di salute per i suoi veterani, Pisa ha rinnovato quasi completamente l’equipaggio.
«Andiamo forte, la barca cammina, speriamo bene», sorride il direttore tecnico veneziano Mauro Serena. Lunghi allenamenti cominciati in febbraio sulle acque di San Giuliano. Prestazioni a cronometro che sono andate via via migliorando. L’affiatamento di squadra e la voglia di tornare a vincere potrebbero prevalere sulla fisicità degli altri equipaggi. Con Amalfi sempre forte, come Genova che ha vinto l’ultima edizione a Pisa.
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La partenza è prevista per le 18.15 dai Giardini di Castello. Duemila metri di gara, boe ogni 500 metri per impedire salti di corsia e danneggiamenti. Arrivo dentro il Canal Grande, davanti al campo della Salute, dove è stato posizionato il palco delle autorità.
Un altro fattore favorevole a Venezia sarà la conoscenza del campo di gara. Le acque della laguna, diverse ovviamente da quelle agitate del Tirreno ad Amalfi, dal fiume Arno a Pisa e dal bacino portuale di Genova. La marea sarà leggermente crescente, e dunque come per le barche della Regata Storica il numero d’acqua migliore sarà quello all’esterno, il quattro. Buono anche il 3, meno l’1 e il 2 sottoriva.
Conterà molto il ritmo impresso dagli atleti a inizio gara. In partenza si toccano i 54-56 colpi al minuto, che scendono a 43 durante la gara, per aumentare di nuovo a 46 in vista del traguardo.
La formazione che scenderà in campo è composta da Davide Stefanile (capovoga), poi Sebastiano Carrettin, Matteo Romiti, i fratelli Jacopo e Mattia Colombi, campioni della Regata Storica, Davide Menegazzo, Tommaso Santi, Gabriele Bastasi. Timoniere e allenatore in barca sarà come da qualche anno Stefano Morosinato.
Equipaggio per la gran parte veneziano – solo due atleti da fuori provincia – che punta a riportare a casa il celebre trofeo in oro, opera finissima degli artigiani fiorentini. Venezia nella storia ha vinto più di tutti. 34 volte, contro le 13 di Amalfi, 11 di Genova, 8 di Pisa. Sarà una sfida aperta, più incerta che mai. Con la voglia di esserci anche degli amalfitani, guidati dallo storico timoniere Vincenzo Di Palma e dall’allenatore Antonio Lapadula insieme a Peppe Ingenito. Di Pisa, squadra rinnovata e affidata alle cure del nuovo allenatore Massimo Dovicchi. E infine Genova, vincitrice dell’edizione di settembre, composta da giovani atleti e da canottieri.
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