In 200 alla fiaccolata per la sanità pubblica sul Litorale. «Garantire gli accordi tra Comune e Usl»
A Cavallino Treporti mobilitati comitati, Avis e sindacati: «Servono più medici di base e il ripristino della guardia medica tutte le notti»
Francesco Macaluso
La fiaccolata a difesa della sanità del Litorale
Circa duecento fiaccole mercoledì sera hanno illuminato piazza Papa Giovanni Paolo XXIII e il municipio per ricordare all’Usl 4 le criticità ancora irrisolte nella gestione della sanità territoriale di Cavallino-Treporti.
In particolare per chiedere un numero congruo di medici di medicina generale, il ripristino della guardia medica tutte le notti, anche nei giorni festivi e prefestivi, oltre al rispetto dei codici di priorità scelti dal medico di base per visite specialistiche ed esami. Alla mobilitazione organizzata dal “Movimento per la difesa della sanità pubblica del Veneto orientale” hanno partecipato l’Avis di Cavallino-Treporti, la Cgil, i Cobas Sanità, il Comitato Difesa Distretto Sanitario di Eraclea, il Comitato difesa salute pubblica veneziana e i consiglieri comunali del gruppo “CT per tutti” col capogruppo Angelo Zanella e l’ex sindaco Claudio Orazio.
Soddisfatti gli organizzatori che hanno comunque lamentato l’assenza della sindaca Roberta Nesto e dei membri del gruppo consigliare di maggioranza.
«La consideriamo solo come prima iniziativa di protesta» spiegano «non ci fermeremo fino a quando non verranno assicurati i servizi socio-sanitari così come erano stati promessi nell’accordo di programma siglato dal Comune e Usl 3 e 4 nel 2017. Ringraziamo chi ha voluto manifestare il dissenso».
Non ha partecipato la Uil, come aveva già chiarito il segretario generale Roberto Toigo. «La sanità è un tema centrale della nostra azione sindacale» argomenta Toigo «sul quale siamo costantemente impegnati. Proprio oggi siamo stati in Consiglio regionale, per partecipare all’audizione in Quinta Commissione sulla legge sugli Ambiti Territoriali Sociali. Siamo al tavolo di confronto assieme a Cgil e Cisl con l’assessore regionale, Manuela Lanzarin, e il direttore generale della sanità, Massimo Annicchiarico. Un lavoro costante, quotidiano, spesso oscuro. La Regione, a nostro avviso, sta facendo tutti gli sforzi possibili».
Per Uil Veneto, la sanità «va difesa da tutti e le istituzioni vanno aiutate a risolvere i problemi. Le fiaccolate e i comitati, con tutto il rispetto e le buone intenzioni, non portano da nessuna parte. Anzi fanno percepire la situazione peggiore di quella che è, rendendo meno attrattiva la possibilità di portare nuovi medici da fuori. Noi saremo sempre vigili e, se ci accorgeremo che non si sta facendo il possibile, saremo i primi a scendere in piazza. Ma al momento non è così». — © RIPRODUZIONE RISERVATA
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