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Tracce di cocaina nel sangue di una bambina di appena nove mesi

Intervento della polizia a Mestre per una madre sotto l’effetto di stupefacenti che stava dando in escandescenze. Con lei la figlia piccola, risultata positiva alla droga

Carlo Mion
1 minuto di lettura

Una Volante della polizia

 

Gli agenti intervengono perché una donna grida e disturba i vicini e alla fine emerge che non solo lei è sotto l’effetto di droga, ma che anche nel sangue della figlia di nove mesi ci sono tracce di cocaina. È successo a Mestre giovedì mattina, 31 maggio.
I poliziotti sono intervenuti chiamati da alcuni abitanti di un palazzo, in quanto una loro vicina dava in escandescenze. La donna urlava, sbatteva le porte e saliva a cavalcioni sulle finestre. Sul posto sono intervenuti gli agenti di una volante. Quando i poliziotti sono riusciti ad entrare hanno trovato la donna, una trentenne, in forte agitazione. L’hanno calmata con non poca fatica. Ma era troppo alterata per non far intervenire i sanitari del Suem, anche perché in casa c’era la figlia di nove mesi. Il compagno era fuori per lavoro.

Portata in ospedale, dopo i primi accertamenti, i sanitari hanno scoperto che era sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Le analisi hanno detto cocaina. Gli esami sono stati fatti anche alla piccola e purtroppo anche lei è risultata positiva alla cocaina.

Ora la polizia, con l’aiuto dei medici, dovrà stabilire come la droga sia finita nel sangue della piccola. In seguito all’allattamento oppure le manine della piccola hanno toccato la cocaina e poi lei le ha portate alla bocca.

Mamma e bambina sono state affidate al compagno della donna. I poliziotti hanno interessato i servizi sociali e la Procura. La magistratura ora dovrà decidere se togliere o meno la figlia alla donna.

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