Quando il gioco fa incontrare i bambini e gli anziani della casa di riposo
A Marghera l’esperienza della scuola Grimani con la Residenza Venezia: celebrata una giornata inter-generazionale all’insegna dell’attività fisica
Massimo Tonizzo
I bambini della scuola primaria Grimani di Marghera assieme agli ospiti della Residenza Venezia
Anziani e bambini finalmente a divertirsi assieme: i primi probabilmente pensando a come erano anni prima e dimenticando per una volta di "arrabbiarsi" per le urla e le corse dei piccoli, i secondi doppiamente impegnati nella competizione agonistica (o quasi) ma anche con il giusto spirito di solidarietà.
Sono state delle vere e proprie "olimpiadi della terza età” quelle che hanno visto impegnati a Marghera i “nonni atleti” della Residenza Venezia di Orpea insieme ai bambini della scuola Filippo Grimani di Marghera, graditi ospiti per una giornata che ha visto lo sport come occasione di divertimento, svago e socialità.
L’attività fisica per promuovere lo spirito di aggregazione, la salute di corpo e spirito e per abbattere le differenze e i pregiudizi: queste le premesse con le quali la residenza Venezia di Orpea Italia, divisione italiana del Gruppo Orpea, ha organizzato la prima edizione delle olimpiadi della Terza Età.
Una giornata di gare e allegria che ha visto coinvolti gli ospiti della rsa e i bambini della classe 5 C dell’Istituto Filippo Grimani.
Martedì 30 maggio, dalle 9.30 fino alla premiazione dei vincitori, bambini e anziani, divisi in tre squadre, si sono sfidati in una serie di prove a staffetta legate al mondo dell'atletica...con qualche piccola ovvia variante.
Ecco quindi la corsa in carrozzina con accompagnatore, i 100 metri in girello e una versione alternativa della corsa ad ostacoli per giocare e sorridere insieme e, al contempo, per mettersi nei panni di chi ha delle difficoltà in più.
«Perché» è stato spiegato ai bambini presenti, «ci sono tanti modi di correre e si vince davvero solo se si impara ad aiutarsi l’un l’altro, a fare squadra, senza lasciare indietro nessuno».
A coronare la giornata, dopo tante fatiche e molti sportivi abbracci, le premiazioni per tutti e l’esibizione delle piccole ginnaste dell'Associazione Sportiva Dilettantistica ASD Ritmica Mestrina.
A sintetizzare la giornata, la direttrice della Residenza Venezia Miriam Buso che racconta: «L'attività fisica è un elemento chiave nell’ottica di un invecchiamento sano, preservando l'indipendenza funzionale in età avanzata e quindi mantenendo una buona qualità di vita. Sono ormai numerose le evidenze scientifiche che avvalorano l'importanza della pratica di una regolare attività fisica anche nella fascia di popolazione più anziana per i suoi effetti positivi sui vari fattori psicologici e sulla qualità della vita in generale. Con le Olimpiadi della Terza Età – conclude – a questi benefici vogliamo aggiungere quelli di un incontro intergenerazionale, che promuova lo scambio, la condivisione, ma anche la comprensione e il rispetto della diversità».
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