Casinò di Venezia, gli incassi volano a 104 milioni. Forcolin si dimette per fare l’assessore
L’ex presidente entra nella giunta di Teso a San Donà con la delega al Bilancio. In attesa delle nuove nomine, per 45 giorni subentra Giri
Francesco Furlan
La sede del Casinò di Venezia a Ca' Noghera
Nuovo assessore al Bilancio a San Donà nella nuova giunta di centrodestra guidata da Alberto Teso, e presidente del Casinò di Venezia. Doppio incarico incompatibile. E così martedì 30 maggio, nel corso del Cda della casa da gioco veneziana che ha anche approvato il bilancio del 2022 con incassi volati a oltre 104 milioni di euro, Gianluca Forcolin ha rassegnato le sue dimissioni.
Al suo posto, per i prossimi 45 giorni, ci sarà Fabrizio Giri, quale consigliere anziano. Il Cda, composto dalla stesso Giri – uomo di fiducia del sindaco Luigi Brugnaro, è stato anche nel Comitato di gestione portuale – e da Gloria Sernagiotto, sarà quindi in regime di proroga per il prossimo mese e mezzo in attesa che il sindaco rinnovi le cariche sulla base delle candidature raccolte con il bando che si è chiuso nei giorni scorsi.

Il sindaco di San Donà Alberto Teso con Gianluca Forcolin
Il posto dovrebbe restare a un candidato in quota Lega. Forcolin lascia un incarico con un compenso lordo di 40 mila euro l’anno e torna alla sua grande passione, la politica. Dalla quale era stato messo in disparte dopo lo scandalo scoppiato quando era vice presidente della Regione Veneto per aver incassato, da tributarista, il bonus covid per le partite Iva in difficoltà. Un’accusa dal quale lui si è sempre difeso sostenendo che fosse stata una procedura d’ufficio, tuttavia dopo la diffusione della notizia aveva deciso di fare un passo indietro, e si era dimesso. Le ultime elezioni amministrative a San Donà di Piave sono state per lui una rivincita e una ripartenza: gli elettori l’hanno premiato con oltre 500 preferenze e la lista che portava il suo nome ha preso quasi gli stessi voti della Lega.
E così Forcolin si è guadagnato un posto in giunta. E decidendo così di lasciare l’incarico alla guida del Casinò. Anche se il suo mandato sarebbe comunque arrivato a scadenza naturale in breve tempo. «La legge mi avrebbe dato altri quindici giorni di tempo per presentare le dimissioni», spiega Forcolin, ma mi è sembrato giusto rassegnarle subito. Questi due anni sono stati per me molto importati dal punto di vista umano e professionale, ringrazio l’amministrazione, il Cda, e tutti i lavoratori compresi i loro rappresentanti sindacali, con i quali le relazioni sono sempre state franche».
Michele Zuin, assessore al bilancio del Comune di Venezia: «Come avevamo immaginato si è comportato come un signore. Io, il sindaco e il direttore generale lo abbiamo ringraziato pubblicamente per il lavoro svolto in questi due anni, anche per i rapporti che ha sempre sostenuto con l’amministrazione».
Martedì l’assemblea dei soci del Casinò ha quindi approvato il bilancio 2022 che per la sesta volta consecutiva ha chiuso in utile. Il bilancio 2022, dopo i due anni 2020 e 2021 che hanno risentito della chiusura della Casa da Gioco per la pandemia, ha chiuso con un utile di esercizio di 331.000 euro. Nonostante l’aumento dei costi per le materie prime siano passati dai 2 milioni del 2019 ad oltre 4,5 del 2022.
Gli incassi gioco del 2022 sono stati pari a 104.443.858 euro, in aumento del 12,55% rispetto al 2019 quando erano stati poco meno di 93 milioni di euro. Inoltre il patrimonio netto della società è passato, grazie alle operazioni effettuati nel 2020 e 2021, dai 9,9 milioni del 2019 ai 18,2 milioni di euro del 2022. «Portando la società ad una situazione patrimoniale solida», sottolineano Forcolin e Zuin, «inoltre nel 2022 si è ridotto l’indebitamento bancario che è passato dai 33,3 milioni del 2019 ai 28 milioni».
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