Spinea, sezione tagliata alla scuola dell’infanzia di Fornase: i genitori protestano con uno striscione
Polemica a Spinea, mamme e papà hanno scritto una lettera al dirigente scolastico: «Manteniamo vivo il quartiere»
Massimo Tonizzo
Lo striscione di protesta esposto dai genitori di Fornase
Rischio riduzione dei servizi per le scuole a Fornase per il prossimo anno scolastico, e i genitori protestano con un cartello appeso all’ingresso della scuola e una segnalazione con le proprie richieste ai dirigenti scolastici. Martedì mattina, 30 maggio, i genitori che hanno accompagnato i bambini alla scuola dell’infanzia di Fornase hanno trovato su cancello del cortile la protesta sottoforma di un grande cartello.
Fornase dice no alla chiusura sezione scuola dell’infanzia “manteniamo vivo il nostro quartiere”, la scritta ben visibile dall’esterno. La preoccupazione parte da un gruppo di genitori dei bambini che l’anno prossimo dovranno iscriversi alla classe terza della scuola di Fornase, e che, oltre al cartello, hanno anche inviato una segnalazione al dirigente scolastico.
«Noi genitori», scrivono nella loro lettera, «del comprensivo Daniela Furlan desideriamo esprimere la nostra profonda preoccupazione per la notizia della chiusura di una sezione della scuola per il prossimo anno scolastico 2023-24. Abbiamo appreso con grande disappunto che questa decisione sia stata presa nonostante l’offerta didattica di qualità e la posizione strategica della scuola che ha garantito un costante numero di iscrizioni negli anni passati. Comprendiamo l’importanza di una gestione efficiente e razionale degli istituti scolastici, ma la chiusura di una sezione comporterebbe conseguenze negative per la comunità locale».
Da quanto è per ora emerso, l’apertura di una nuova classe sarebbe possibile solo al raggiungimento di minimo 32 bambini, mentre per ora le pre-iscrizioni sono di poco sopra le venti unità.
«Il quartiere di Fornase è in costante crescita», proseguono i genitori, «ed è sempre stato molto attivo, coeso ed unito anche grazie alla presenza costante e importante delle attività extracurricolari delle scuole. Ci appelliamo pertanto alla sensibilità dei dirigenti e chiediamo di considerare attentamente le conseguenze negative che questa decisione potrebbe portare al fine di cercare insieme soluzioni alternative che permettano di mantenere l’integrità della struttura».
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