In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Mestre, autopsia sul corpo dello studente trovato morto nella stanza dove alloggiava

Il pm vuole avere la certezza che si tratti di un’overdose. In passato era stato denunciato per avere acquistato cocaina utilizzando Internet

Carlo Mion
1 minuto di lettura

Il pubblico ministero ha disposto l’autopsia e quindi la salma del ragazzo non è stata ancora messa a disposizione della famiglia per il funerale.

Il pm Andrea Petroni, nonostante siano evidenti gli elementi raccolti dalla polizia e che lasciano ben pochi dubbi che si tratti di overdose, ha deciso di far eseguire l’esame per avere la certezza sulle cause della morte del ragazzo.

L’autopsia sullo studente 21enne della provincia di Verona, si svolgerà nei prossimi giorni. Il giovane è stato trovato morto lunedì mattina dal coinquilino, anche lui studente, con il quale divideva un appartamento al civico 66 di via Carducci.

Appartamento che si trova in un palazzo che ospita abitazioni per studenti che frequentano l’Università a Ca’ Foscari.

Nella stanza accanto al corpo privo di vita è stata trovata una siringa con tracce di droga. Altre tracce di sostanza stupefacente sono state scoperte nella stanza . Droga che ha reagito al narcotest come gli oppiacei. In pratica si tratta di eroina. Il ragazzo molto probabilmente, stando al medico legale, era morto da almeno dodici ore.

Quindi la sera prima del ritrovamento. Il giovane, dopo un periodo di interruzione, aveva ripreso gli studi universitari a Venezia.

Già in passato aveva avuto dei problemi legati alla tossicodipendenza. Ma sembrava che quel periodo fosse solo un lontano ricordo.

A quanto pare non era vero e lui non era completamente uscito dal tunnel della droga. Non aveva precedenti tranne una segnalazione in Germania dove era stato denunciato per aver ordinato della cocaina in Cina, via web.

Per il resto era sempre riuscito a tenersi lontano dai reati che spesso chi fa uso di stupefacenti commette per procurarsi la sostanza stupefacente.

Le indagini per la morte sono state affidate alla Squadra Mobile che ha il compito di capire e individuare chi gli ha venduto la dose di eroina che lo ha ucciso. Un compito non facile anche perché il ragazzo non aveva condiviso il “buco” con nessun amico. Le analisi della droga trovata potranno dire se appartiene ad una partita che ha già ucciso o a un carico sequestrato. Molto probabilmente resterà un’altra morte senza responsabili.

I commenti dei lettori