La moglie si prostituisce in casa con un’amica mentre lui è fuori. Assolto dall’accusa di favoreggiamento
Era stato condannato in primo grado per favoreggiamento alla prostituzione a un anno e sei mesi. Ma secondo la Corte d’Appello l’uomo non sapeva dell’attività della donna
Alessandro Abbadir
La moglie si prostituiva in casa con un'amica
Era stato condannato in primo grado per favoreggiamento alla prostituzione ad un anno e 6 mesi di reclusione ma la Corte d’Appello di Venezia lo ha assolto nel merito: l’uomo non era a conoscenza che la compagna facesse la prostituta. Il caso è quello di un uomo di 52 anni di Camponogara, che qualche anno fa era stato accusato di favoreggiamento della prostituzione.
Le forze dell’ordine, infatti, durante un controllo avevano trovato la sua compagna che si prostituiva all’interno della sua abitazione a Camponogara insieme a un’altra donna.
La segnalazione dell’attività della moglie era arrivata da residenti che avevano notato un via vai continuo di uomini dall’appartamento ad ogni ora del giorno.
L’uomo nel frattempo portava il figlio piccolo che aveva avuto dalla compagna nella casa di sua mamma, abitazione che era sempre nel territorio del Comune di Camponogara, quando la compagna “esercitava”.
Per questo quando l’attività della compagna è stata scoperta, per il fatto che lui facesse fruire l’appartamento e portasse il bimbo fuori da quelle mura, aveva fatto scattare l’accusa di favoreggiamento alla prostituzione.
Per questo l’uomo è stato rinviato a giudizio e poi condannato in primo grado a un anno e 6 mesi di reclusione.
Ma l’uomo, contro quella che ha ritenuto una ingiusta condanna, ha deciso di ricorrere in appello e, assistito dall’avvocato di Camponogara Pascale de Falco, è stato assolto. La sentenza è stata letta dal giudice presidente della Corte d’Appello di Venezia Elisa Mariani. «Si è dimostrato», spiega l’avvocato De Falco, «che il mio assistito era completamente all’oscuro dell’attività di prostituzione della moglie e per questo non poteva essere certo condannato per il reato di favoreggiamento». — © RIPRODUZIONE RISERVATA
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