Il viceministro Rixi: «In arrivo regole per poter rilevare chi corre troppo con il motoscafo»
L’incontro con il sindaco di Venezia e il presidente del Porto. «Il Vittorio Emanuele va ripristinato, i canali vanno scavati»
Francesco Furlan
Il viceministro Edoardo Rixi con il sindaco Luigi Brugnaro
Un regolamento specifico per Venezia che permetta di rilevare la velocità dei motoscafi senza correre il rischio di vedersi annullare le sanzioni; la necessità di scavare i canali della laguna compreso il Vittorio Emanuele per restituire centralità alla stazione marittima; le garanzie sul ruolo del Porto di Venezia nell’Adriatico.
Il viceministro alle Infrastrutture, il genovese Edoardo Rixi, della Lega, è stato martedì 30 maggio a Venezia per discutere di alcuni dei dossier più caldi della città. Lo ha fatto incontrando il sindaco Luigi Brugnaro, il prefetto Michele Di Bari, il presidente del Porto Fulvio Lino di Blasio, i rappresentanti della guardia costiera e, nel pomeriggio, nella sede dell’autorità portuale a Santa Marta, i rappresentanti dell’autorità portuale, con il vicesindaco e assessore al Porto Andrea Tomaello, l’assessore regionale Elisa De Berti.
Con il sindaco e il prefetto si è parlato soprattutto della necessità di mettere a punto un regolamento che consenta, con il sistema di telecamere (spente) già installato ma fallace dal punto di vista normativo, di multare chi in laguna corre troppo. «Un testo sul quale stiamo chiudendo», ha detto Rixi, «Il problema della particolarità del traffico veneziano rispetto a tutte le altre città delle penisola è che devo fare delle norme che si possano applicare solo su Venezia. Il rischio che le stesse regole, applicate in altre isole, possono comportare un problema enorme».
Dalla velocità in laguna allo scavo dei canali. Il protocollo fanghi è stato approvato - «per scriverlo c’è voluto più tempo che per la Divina Commedia» - ma senza l’approvazione del piano morfologico, che indica anche dove parte di quei fanghi bisogna metterli per combattere l’erosione e salvaguardare la laguna, poco si può fare. Sul piano morfologico Rixi ha annunciato tempi brevi - «è messo meglio di quanto pensiamo» - così come per la nomina del presidente dell’Autorità per la laguna: «Entro fine giugno arriverà».
Qualcosa di più dovrebbe far sapere mercoledì 31 il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini che, in città per l’inaugurazione del Salone nautico, avrà un incontro con il sindaco proprio con l’obiettivo di cercare una sintesi su un nome condiviso. Girano i nomi dell’ex prefetto Vittorio Zappalorto e del generale in pensione della Finanza Giovanni Mainolfi. Negli incontri di ieri si è parlato anche dello scavo del Vittorio Emanuele.
Tre mesi fa il sindaco era stato a Roma, proprio da Rixi, per discutere, tra le altre cose, della crocieristica. Non va dimenticato che Rixi è anche colui che ha facilitato l’accordo tra Comune e Norwegian cruise per gli approdi in rada.
«I canali vanno scavati, la manutenzione va fatta, compreso il Vittorio Emanuele che va ripristinato», ha detto Rixi, «trovando un equilibrio tra la necessità di avere traffici importanti e la salvaguardia della laguna». «Qualcuno in passato ha pensato che Venezia potesse vivere senza Porto ma per noi questo è impensabile: gli investimenti arrivano se la città ci crede, non se li subisce», ha aggiunto Giri, candidando Venezia a uno dei punti su cui si potrebbe fondare il Green Corridor : «Si parla di navi ambientalmente compatibili e poi di andare a discutere con l'armamento internazionale sulle caratteristiche delle navi e delle emissioni. Ma lo possiamo fare solo nella misura in cui tutta la comunità decide di spingere sulla realizzazione dei necessari interventi».
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