Anziano stramazza a terra per il caldo, autista di Atvo ferma il bus e lo soccorre
E’ successo sulla Triestina a Tessera. A bordo c’erano anche il direttore d’esercizio dell’azienda di trasporto e una dottoressa tedesca: l’82enne sul ciglio della strada è stato portato all’Angelo
Carlo Mion
Gianluca Zampedri, autista di Atvo protagonista del salvataggio
Ha visto un anziano steso a terra lungo il cordolo della strada, ferma il bus per soccorrerlo ed evita il peggio. È successo poco dopo le 12.30 di martedì 30 maggio a Tessera, in prossimità dell’hotel Best Western e a poca distanza dall’imbocco per l’aeroporto Marco Polo.
Il mezzo di Atvo era partito da piazzale Roma, con destinazione terminal di San Donà di Piave; condotto da Gianluca Zampedri, a bordo c’erano una trentina di passeggeri, tra i quali il direttore d’esercizio di Atvo, Alberto Pasqualato, ed una donna medico di origine tedesca, giunta a Venezia per le vacanze a Jesolo.
Percorrendo la Triestina, l’autista si è accorto che, lungo il cordolo della strada, c’era un uomo steso a terra. Subito ha fermato il mezzo per verificare le condizioni della persona. Oltre a lui sono scesi Pasqualato e la dottoressa. L’anziano, che poi si è saputo avere 82 anni, era cosciente, anche se in difficoltà; in pratica era caduto dalla bici dopo essere stato colto da malore, probabilmente a causa del caldo.
Allertato il Suem 118, in attesa dell’ambulanza sono state assicurate le prime cure all’uomo. Nel frattempo si è fermata anche una pattuglia della polizia locale di San Donà di Piave che, in quel momento, stava dirigendosi verso il poligono di tiro.
Mentre veniva avvisata la moglie dell’82enne (la coppia abita in zona), il bus è ripartito senza il dirigente di Atvo a bordo che è rimasto assieme alla pattuglia della polizia locale. Sul posto è giunta quindi l’ambulanza che ha preso in carico l’anziano, portandolo all’ospedale dell’Angelo. Le sue condizioni non desterebbero preoccupazione.
«È stato un gesto encomiabile – commenta il presidente di Atvo, Fabio Turchetto – e allo stesso tempo comprensibile, quello compiuto dall’autista, come pure dal nostro dirigente Pasqualato, che dimostrano, ancora una volta, la sensibilità del nostro personale e la preparazione nell’affrontare questo tipo di situazione. E rappresenta anche un esempio che, mi auguro, posso essere seguito, ovvero fermarsi sempre a soccorrere le persone che possono trovarsi in difficoltà. È una questione di civiltà».
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