Tessera, famiglia Scattolin in festa, in 120 in visita al vecchio casolare di famiglia
Prima la messa, dove hanno riempito quasi tutta la chiesa, poi il pranzo in compagnia alla sagra di Favaro
Marta Artico
La famiglia Scattolin in festa. In 120 tra fratelli, cugini, nipoti, pronipoti e amici si sono ritrovati per celebrare con le loro storie e i loro racconti una discendenza che viene da lontano.
Alle 10.30 di domenica nella chiesa Santa Maria Assunta di Tessera la messa celebrata da Don Lionello, ricordando i nonni e tutti i fratelli della famiglia Scattolin. Poi tutte le famiglie si sono riunite per la visita alla vecchia casa colonica nella quale sono nati e cresciuti tutti i figli di Federico e Ernesta Scattolin.

La festa è proseguita condividendo il pranzo, con oltre cento invitati, alla “Festa di Maggio” vicino la Chiesa di Sant’ Andrea a Favaro. in principio c’erano il papà Federico Scattolin (1903-1978) e la mamma Ernesta Gomiero (1908-2001), che hanno dato vita a 12 figli, sei maschi e sei femmine: Serafino, Maria, Luigi, Mario, Teresa, Antonietta, Ernestina, Pierina,Vittorio, Angelo, Esterina e Ferruccio.
Sono nati tutti a Tessera, anche seorigini partono da Rio San Martino di Scorzè dai bisnonni Luigi Scattolin (1871) e Adelaide Sottana (1873) e prima ancora dai trisnonni Giovanni Scattolin (1846) e Regina Pesce (1843). Oggi sei dei dodici fratelli non ci sono più ma sono stati ricordati alla festa perchè sono sempre nei cuori e nei pensieri delle persone che li hanno amati. Nel 2012 insieme hanno festeggiato 850 anni (somma delle loro età), nel 2023 invece Maria 91, Teresa 88, Ernestina 84, Pierina 83, Angelo 79 e Esterina 78 festeggiano il bellissimo traguardo di 503 anni delle loro vite.

«La storia di questa grande famiglia parte da molto lontano quando Federico Scattolin e Ernesta Gomiero, uniti in matrimonio nel 1929, si trasferiscono da Rio San Martino di Scorzè a Tessera alla ricerca di nuovi spazi da coltivare e allevare i bovini. Una vita povera e difficile, in un periodo di guerra e di crisi economica, fatta di poche e semplici cose: dal raccolto nei campi, all’allevamento di animali e alla vendita nel mercato del paese. Alzarsi all’alba e prima di andare a scuola per pulire le stalle e dare da mangiare agli animali. Il momento di svago della famiglia era la sera quando tutti si riunivano nella stalla, sotto il chiarore di una luce tenue e un riscaldamento a fiato, prodotto dalle mucche, per “far Fiò”».

Nel lontano 1957 la famiglia con grande gioia accompagna la figlia Pierina alla realizzazione della sua vocazione con la consacrazione a suor Natalia. «E’ la nostra storia, la storia dei nostri nonni e dei nostri genitori che con grande amore e determinazione hanno creato un grande albero, con radici profonde e solide. Adesso tocca ai nipoti e ai pronipoti continuare questa lunga storia iniziata tanto tempo fa».
I commenti dei lettori