Venezia, il ponte di Calatrava invaso dai carretti portabagagli: «Transito impossibile, servono controlli»

Addetti al servizio portabagagli sul ponte di Calatrava mentre fanno la spola tra piazzale Roma e il piazzale antistante la stazione di Santa Lucia
Interrogazione di Tonon (Venezia è Tua): «Sul ponte fenomeno vietato dai regolamenti per motivi di sicurezza e decoro»
La scena è questa. Domenica scorsa, primo pomeriggio, 21 maggio. Un turista italiano avvicina un portabagagli, fermo vicino all’attraversamento pedonale ai piedi del ponte di Calatrava. «Quanto vuoi per portare le valige fino alla stazione? In contanti». Rapida contrattazione, poi il carretto carico di trolley compie la traversata in direzione Santa Lucia. Un episodio come centinaia di altri, nell’arco di una giornata. Nulla di strano. Se non fosse che il transito dei carretti, sul ponte di Calatrava (o della Costituzione), in realtà è vietato.
Come non bastassero le perenni manutenzioni a cui gli scivolosi gradini in vetro sono sottoposti, le cause di questo divieto sono da ricercare nella sicurezza della circolazione di uno degli snodi più importanti della città, che mette in collegamento i flussi di residenti, pendolari, lavoratori e turisti che da piazzale Roma vanno verso la stazione, Strada Nuova, Cannaregio e Rialto.
I regolamenti vietano il passaggio dei carretti portabagagli sul ponte della Costituzione
E così ora a volerci vedere chiaro è la consigliera di opposizione Cecilia Tonon (Venezia è Tua) che ha presentato in Comune un’interrogazione in cui si chiede, senza giri di parole, di far rispettare l’ordinanza del 2008 che disciplina la circolazione sul ponte della Costituzione e il regolamento di polizia e sicurezza urbana. L’articolo 42 lascia spazio a poche interpretazioni: «È vietata la circolazione dei carretti di qualsiasi tipo e larghezza lungo i sottoportici delle procuratie vecchie e nuove della Piazza San. Marco e il ponte della Costituzione».
Eppure, come detto, la circolazione di carretti è continua. E lo spazio per camminare sul ponte è sempre più stretto. «Se non bastasse il divieto normativo», spiega Tonon, «anche il buonsenso non consente il traffico di carri sul ponte: il particolare stile del ponte consente il transito esclusivamente nei due metri centrali in trachite, risultando la rimanente superficie di calpestio – in vetro – per la maggior parte dell'anno troppo scivolosa a causa dell'umidità e quindi pericolosa».
Per Tonon, poi, «i flussi turistici e non tra Piazzale Roma e la stazione ferroviaria di Santa Lucia sono in costante aumento ed hanno ormai raggiunto, se non superato, il limite di capacità del Ponte». Oltretutto, molti carretti vengono lasciati «incustoditi e assicurati con lucchetti a balaustre o ringhiere in prossimità del ponte». Questioni di decoro e sicurezza, dunque. Motivo per cui ora vengono chiesti controlli più stretti al presidio fisso di Polizia locale, sempre presente a piazzale Roma.
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