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Save Venice, oltre un milione per salvare i tesori nascosti di Venezia

Il Comitato privato ha organizzato una serata benefica all’hotel Plaza di New York per raccogliere fondi: presenti attori e registi che hanno lasciato una donazione

Enrico Tantucci
2 minuti di lettura
A sinistra, la regista Maggie Gyllenhaal con una delle ospiti della serata 

Un milione e duecentomila dollari per i restauri a Venezia. Sono quelli raccolti pochi giorni fa da Save Venice – il Comitato privato statunitense per la salvaguardia di Venezia, il più munifico tra quelli in attività – nella tradizionale serata benefica “Un Ballo in Maschera” destinata appunto alla raccolta fondi per i restauro del patrimonio artistico e architettonico veneziano. Il “Byzantine Ball” – questo il tema del ballo di quest’anno – si è svolto in una delle sale del Plaza Hotel di New York, con la sponsorizzazione di Bulgari e dello stilista Oscar de la Resta, presenti anche noti personaggi come ad esempio l’attrice e regista Maggie Gyllenhaal.

Il tema del Ballo era ispirato ai recenti restauri di Save Venice dei mosaici bizantini nelle basiliche di Santa Maria Assunta e Torcello e San Donato su Murano.

La cifra, ingente, seconda solo a quella raccolta per il ballo del 50° anniversario di Save Venice, servirà per finanziare alcuni interventi già avviato a Venezia dal comitato statunitense che ha recentemente lanciato anche una campagna per il restauro della monumentale “Crocifissione” di Jacopo Tintoretto, nella sala dell’Albergo della Scuola Grande di San Rocco, che si svolgerà sul posto nel corso dei prossimi due anni.

In particolare verranno impiegati per il completamento del restauro del mosaico veneto-bizantino del XII secolo della Vergine Orante nella chiesa di San Donato a Murano, comprensivo delle integrazioni strutturali dell’abside e del trattamento del muro esterno.

La sala del Plaza Hotel di New York, dove si è svolto il Ballo Bizantino di Save Venice 

Il costo è di 900 mila euro e fino ad oggi Save Venice ne aveva raccolti solo 140 mila. Grazie ai fondi della serata benefica sarà adesso possibile coprire anche i costi dei 760 mila euro mancanti per il completamento dell’intervento. L’impegno di Save Venice nei confronti della chiesa muranese di San Donato è continuato durante i suoi 50 anni di storia, con il trattamento del pavimento a mosaico dal 2012 al 2015, e solo di recente dal 2019 al 21 dopo l’eccezionale alta marea del novembre 2019, quando si sono svolti estesi lavori di manutenzione sul pavimento e pareti in mattoni. Ma i finanziamenti raccolti serviranno anche per un’altra campagna di restauri già lanciata dal comitato di salvaguardia statunitense, per recuperare la storia delle donne artiste e artigiane nate o attive a Venezia all’inizio del periodo moderno.

Il progetto “Women Artists of Venice” è stato avviato lanciata nel 2021 con la conservazione di dipinti e pastelli di Giulia Lama (1681-1747), Rosalba Carriera (1673-1757) e Marianna Carlevarjis (1703-1750) conservati a Venezia in chiese e collezioni museali. L’elenco dei restauri sarà aumentato negli anni futuri man mano che verranno scoperte nuove opere e fatte nuove attribuzioni. Un obiettivo è quello di esaminare, registrare e considerare per il restauro tutte le opere pre-ottocentesche di artiste che si trovano a Venezia. Appena avviata anche una nuova campagna di conservazione per la Sala delle Quattro Porte, tra le più importanti e importanti di Palazzo Ducale, con il Gritti Palace come sponsor principale. Il trattamento sull’elaborato soffitto decorativo della Saga completo di affreschi di Jacopo Tintoretto e delle monumentali quattro ante da cui la stanza prende il nome, si sta per avviare.

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