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25 aprile a Mestre, Giordano (Cgil): il Consiglio regionale sfiduci Donazzan

Durante le celebrazioni della Festa della liberazione in piazza Ferretto l’affondo del segretario dell’organizzazione sindacale: “C’è una bella differenza fra antifascismo e terrorismo rosso”

Marta Artico
Aggiornato alle 1 minuto di lettura

Associazioni di partigiani e combattenti in piazza Ferretto (foto Pòrcile) 

 

Festa della Liberazione bagnata dalla pioggia quella che si è svolta martedì 25 aprile in piazza Ferretto a Mestre. Ma non per questo meno partecipata. Prima la deposizione delle corone d’alloro alle lapidi dedicate ai caduti, poi la cerimonia dell’alzabandiera, tutti sotto l'ombrello e molti bagnati, e gli onori resi dal picchetto militare, poi il concerto della banda musicale di Tessera.

La piazza al termine del momento ufficiale, ha intonato Bella Ciao, chi da sotto i portici, chi in piedi, chi seduto al bar.

25 aprile a Mestre: "Bella Ciao" in piazza Ferretto prima dell'alzabandiera

Presenti le autorità civili e militari, per il comune l'assessore Simone Venturini, che ha ricordato i valori antifascisti e l'importanza di una festa che deve unire sempre di più e mai dividere. Attacco del segretario generale della Cgil, Daniele Giordano all'assessore Elena Donazzan. "La mia generazione non ha vissuto gli anni Settanta, ma ha vissuto gli anni dell'omicidio del professor Marco Biagi. Sappiamo dai libri che abbiamo letto la differenza tra la barbarie del terrorismo e l'antifascismo che ci ha permesso di avere un'istruzione, di accedere ai più alti gradi di istruzione anche senza essere figli di qualcuno, di avere una vita libera. L'unica cosa che adesso dovrebbe accadere è la sfiducia del consiglio regionale all'assessore Donazzan".

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