Il rombo delle moto per l’ultimo saluto a Kevin Erizzo, l’amico “buono come il pane”
A Chirignago 600 persone commosse hanno detto addio al fornaio di 26 anni con la passione del pane e del motociclismo
carlo mion
Kevin Erizzo, il giovane fornaio appassionato di pane e moto morto sulla Triestina a Pasqua. A Destra un momento del funerale, cui hanno partecipato oltre 600 persone
Il carro funebre con la bara bianca è arrivato davanti la chiesa di San Giorgio a Chirignago, scortato da una quindicina di amici in moto. Ad accogliere il feretro almeno 600 persone. Famigliari, amici, conoscenti di Kevin Erizzo, il 26enne morto in un incidente stradale avvenuto sulla Triestina nel pomeriggio del giorno di Pasqua.
La musica e il rombo delle moto per l'addio a Kevin Erizzo, il giovane fornaio morto sulla Triestina
Grande appassionato di moto Kevin stava rientrando da una gita in Slovenia in sella alla Aprilia 600 Shiven, quando un furgone per il trasporto di persone della Brusutti non gli ha dato la precedenza svoltando a sinistra. Kevin è morto sul colpo nell’impatto.
L’addio ricordando la sua passione per fare il pane
Durante la cerimonia il sacerdote e gli amici che hanno letto messaggi e ricordi del ragazzo hanno ricordato la gentilezza, la simpatia e l’energia del giovane che lavorava come panettiere a Mirano.
Con la moto e i droni il pane era l’altra sua passione. A 19 anni, dopo il diploma alla scuola per la panificazione di Parma, comincia a lavorare a Favaro diventando, nonostante la giovane età , responsabile del forno.
Con lui lavora l’amico fraterno Daniele. I due si erano conosciuti da ragazzetti sui banchi di scuola.
La musica, le parole e la scorta delle moto
Terminata la messa la bara è stata fuori dalla chiesa a spalle. Ad accogliere il feretro la musica e le parole della cantautrice messicana Carla Morrison. Per l’ultimo viaggio del ragazzo famigliari e amici hanno scelto gli struggenti versi del brano Disfruto: “Mi piace amarti. Mi piace accarezzarti. E metterti a dormire… Averti di fronte. Farti sorridere. Darei qualsiasi cosa. Per tutta questa delicatezza. Per restare sempre qui. E tra tutte queste cose”.
Note che hanno iniziato a diffondersi mentre la mamma Dina era piegata sulla bara appena caricata sul carro funebre. Accanto a lei la sorella Deborah e gli amici. Poi il feretro ha lasciato il sagrato scortato dagli amici in moto.
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