Venezia, sciopero di massa al liceo Foscarini: «No alla scuola meritocratica»
Adesione del 75%, la rappresentante: «L’umiliazione non può essere una forma di educazione». Qualche tensione con i docenti
Maria Ducoli
Sciopero di massa al liceo Foscarini di Venezia
Niente lezioni stamattina, mercoledì 12 aprile, per gli studenti del liceo classico Marco Foscarini di Venezia, occupato fino a venerdì pomeriggio. Grande l’adesione, con oltre il 75% degli studenti - più di 220 - che ha deciso di lasciare i banchi e di prendersi l’istituto.
Una decisione che è anzitutto politica,come spiega la rappresentante Anastasia Galli. “Siamo dal principio in disaccordo con il ministro Valditara, con il suo modello di scuola meritocratica e con l’idea che l’umiliazione possa essere una forma di educazione” spiega.
Ma non solo, gli studenti tornano a premere sulla salute mentale, sull’importanza di un ambiente educativo sereno.“Non ci sentiamo capiti, ascoltati, tutelati da questo modello di scuola che non pensa al nostro benessere psicologico ”.
Se le contrattazioni con il preside Massimo Zane sono state tranquille, qualche problema in più è nato con i docenti.
“Alcuni, anziché ascoltarci hanno usato strumenti pedagogici in loro potere come forma di ricatto nei nostri confronti, dai voti alle note, ma anche la spiegazione di argomenti che poi diventano parte del programma, anche se fatte davanti ad un’aula vuota”.
Ma i ragazzi e le ragazze del Foscarini non si fanno intimidire e vanno avanti: “Vogliamo un cambiamento”.
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