Chioggia, sessantenne disabile muore sul pulmino mentre va dal Papa
Stefano Renier è stato colto da un malore sul pullman che stava portando i ragazzi della Cooperativa Emmanuel di Cavarzere a Roma dal Santo Padre
DANIELE ZENNARO
Forse il suo cuore non ha retto per la troppa emozione di andare a Roma all’udienza generale del Papa, fatto sta che Stefano Renier, 60 anni, disabile, è morto in pullman, durante il tragitto che stava portando i ragazzi della Cooperativa Emmanuel di Cavarzere dal Santo Padre, per un malore improvviso, probabilmente un infarto.
La comitiva, un paio di pullman con un centinaio di persone complessivamente a bordo, era partita martedì 28 marzo alla volta della capitale e, come spesso accade in queste circostanze, l’euforia per avere l’opportunità di incontrare era alle stelle tra i ragazzi disabili. Tanto è vero che all’interno dell’autobus si festeggiava e si cantava fin troppo rumorosamente.
Quando tutti si sono un po’ calmati, Stefano aveva chiuso gli occhi e si è messo a dormire, ma quando non rispondeva più ai richiami degli accompagnatori si è capito che qualcosa non andava. Il 60enne non reagiva, stava male.
Subito tutti si sono prodigati nel tentativo di rianimare l’uomo, praticando per oltre mezz’ora anche un massaggio cardiaco. Ma Stefano non ha più riaperto gli occhi, non si è più ripreso ed è deceduto tra lo sgomento degli accompagnatori e dei ragazzi al seguito.
È morto così Stefano Renier, sempre pronto a partecipare alle iniziative di chi gli stava accanto. «Era un ragazzo formidabile», lo ricorda Carlo Muccio, direttore della Prometeo, che Stefano aveva frequentato per tanti anni, «e credo che da noi abbia passato il periodo più bello della sua vita. Aveva pure lavorato in ospedale come inserviente e alla Prometeo aveva portato gioia ovunque. Poi improvvisamente aveva fatto, dal punto di vista psichiatrico, un crollo che no avevamo mai visto in nessuno. Amava molto lo sport e la musica, oltre a curare il giardino».
Stefano Renier aveva perso da anni entrambi i genitori e per un periodo aveva abitato con la sorella Caterina che lo accudiva con tanto amore. Quindi negli ultimi anni era ospite della comunità alloggio “Dopo di Noi” in via del Boschetto, a Sottomarina. I funerali si svolgeranno sabato primo aprile alle 15 nella chiesa di San Giacomo.
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