Venezia, rubata l’icona della Madonna con Bambino dal sotoportego tra i più amati dai cittadini
E’ successo in Corte Nova a San Francesco della Vigna. Il furto ha provocato sdegno e indignazione: «Disprezzo per i valori della comunità»
Vera Mantengoli
Lo spazio dell’icona della Madonna, prima e dopo il furto compiuto in sotoportego de la Corte Nova
Qualcuno ha rubato l’icona del sotoportego de la Corte Nova, uno dei luoghi più sentiti dai veneziani. Il dipinto è in realtà una copia del quadro originale, realizzato da Piera Freguja, una «nonna veneziana» che si diletta a dipingere icone e che ne ha donata una alla Corte Nova nel 2016, in occasione del restauro del capitello.
Incurante della storia del luogo, da secoli ritenuto protetto dalla Madonna che avrebbe fermato la peste e i bombardamenti, il ladro si è preso la piccola icona, lasciando il capitello vuoto. Un vuoto che ha indignato i passanti.
Non è tanto il valore monetario dell’opera in sé che ha rattristato residenti, credenti e frati di San Francesco della Vigna, quanto il gesto.
Il sottoportico, fotografato ogni giorno da decine di scatti di chi ne rimane incantato, è un luogo simbolico di pace e spiritualità. Qui si racconta che il demonio venne sconfitto dalla Madonna tanto che ancora oggi per scaramanzia non si calpesta il marmo rosso dove si narra che il male sia stato pietrificato dalla forza della fede.
Entrando da Calle Zorzi, una tenda di pietra racconta quanto miracolosa sia quel punto: in quell’area i veneziani furono risparmiati dalla peste del 1630 e dai bombardamenti delle due guerre mondiali. Diversi dipinti che nessuno osa toccare adornano il passaggio. «Chi l’ha rubata è qualcuno che ha disprezzo per i valori e che non sa relazionarsi con la comunità» ha detto Fra Stefano.
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