Una spaccata da 25 euro costa al senza fissa dimora quasi 4 anni di reclusione
Mestre, il 34enne aveva rubato le monetine del caffé alla concessionaria Pasqualetto Auto. L’uomo condannato nello stesso giorno anche per un furto da una parrucchiera
DFERRAZZA
Il tribunale di Venezia
Tre anni e 8 mesi di pena per una spaccata che gli aveva procurato un “bottino” di 25 euro in monetine. È questa la pesante condanna inflitta dalla giudice Capriuoli a Francesco Alessandro Incandela, 34enne siciliano senza fissa dimora a Mestre, che il 26 febbraio ha sfondato nottetempo la porta finestra della concessionaria Pasqualetto Auto, per poi forzare e danneggiare le macchinette del caffé e impossessarsi delle monetine.
Molti danni per l’azienda e un magro bottino per lui, che era stato arrestato poco dopo dai carabinieri. Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a 8 mesi di reclusione, ma la giudice è stata di tutt’altro avviso: non ha riconosciuto le attenuanti, nonostante i soldi siano stati recuperati.
La sentenza è giunta in coincidenza con un altro processo, che vedeva Incandela sempre accusato di furto aggravato con violenza, questa volta in danno del negozio di una parrucchiera di Marghera: la giudice Ardita lo ha condannato a 2 anni di reclusione e ne ha concesso la scarcerazione, ma l’uomo resta al momento a Santa Maria Maggiore in forza della prima condanna.
Incandela arrivava da una serie di arresti e liberazioni, per i furti messi a segno anche a causa della sua tossicodipendenza. Prima di sfondare la porta finestra di Pasqualetto Auto per rubare le monetine dei distributori automatici, si era infatti introdotto negli uffici comunali di viale Ancona. Neppure il tempo di essere fermato, denunciato e rimesso in libertà con l’obbligo di presentarsi alle forze dell’ordine in attesa del processo, che insieme ad altri due malviventi aveva preso di mira il salone di via Fusinato.
In quell’occasione erano stati i carabinieri della compagnia di Mestre ad arrestarlo. La segnalazione è stata data da un passante che alle 20.30 aveva notato un soggetto incappucciato che, dopo essersi introdotto nella concessionaria sfondando la vetrata, aveva forzato i distributori automatici per poi allontanarsi a bordo di una bicicletta. Poco dopo, vicino alla stazione ferroviaria, i militari lo hanno trovato con refurtiva e arnesi da scasso. Il 10 gennaio era stato arrestato dai militari perché ritenuto responsabile di un furto ai danni degli uffici comunali. Ieri la doppia condanna, per la concessionaria e un altro furto.
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