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Mestre, i vertici delle forze dell’ordine con i residenti di via Piave. Ecco cosa si sono detti

Il prefetto, Michele Di Bari, il questore di Venezia, Maurizio Masciopinto e il comandante provinciale dei carabinieri di Venezia, generale Nicola Conforti si sono fermati a chiacchierare con commercianti e residenti chiedendo come migliorare il servizio. Le risposte

Marta Artico
Aggiornato alle 1 minuto di lettura

Il comandante provinciale dei carabinieri, il prefetto e il questore in via Piave a Mestre

 

“La situazione sta migliorando, il piano messo in atto sta dando i frutti e soprattutto il coordinamento tra le forze dell'ordine sul quale sta puntando moltissimo il Prefetto. Lavoriamo pancia a terra da mesi e continueremo su questa strada per proteggere la “cristalleria“, non solo quella di Venezia, ma anche quella di Mestre. Questa zona, ossia via Piave, deve tornare il "salotto buono“ di Mestre“.

Il questore e il comandante dei carabinieri in via Piave: il barista gli racconta i problemi

Il prefetto, Michele Di Bari, il questore di Venezia, Maurizio Masciopinto e il comandante provinciale dei carabinieri di Venezia, generale Nicola Conforti, mercoledì 29 marzo nel pomeriggio sono andati in sopralluogo in via Piave, per discutere con i commercianti, i titolari degli esercizi pubblici, dei negozi della zona. Ma anche con gli abitanti, per fare con loro il punto della situazione.

Prima del sopralluogo si è svolto un punto interforze al commissariato di Mestre, durante il quale si è discusso delle nuove misure in campo, che, secondo Questore e Prefetto, stanno dando risultati.

Prima un salto da Coffe Break di Ernesto Rosapepe, che il giorno della manifestazione dei cinquemila ha persino chiuso il locale. Mascipinto lo ha intervistato, per chiedergli se la situazione sia effettivamente migliorata: “Devo dire che gli effetti si vedono“ ha commentato il titolare “almeno qui nella zona di via Piave“.

Un salto anche da Leonardo Della Malva, della gioiellieria Leonardo Gioielli, altra attività storica, una delle poche italiane che resiste lungo l'asta.

Anche il portavoce dei cittadini del quartiere, Giampaolo Conte, ha ammesso che in via Piave e ai giardinetti, le cose vanno meglio. “Qui di notte non si vede più nessuno, ma servono, però, forze dell'ordine in via Buccari, zona piazzetta San Francesco, dove si sono spostati”.

Questore e comandante dei carabinieri hanno preso nota, promettendo che dislocheranno alcune auto lungo la strada laterale. I cittadini hanno chiesto illuminazione in alcuni punti, indicato alcune fragilità della zona.

E' stata persino trovata e sequestrata una bottiglia che serve per fumare il crack, nascosta tra una pianta, un cactus, di una abitazione.

La pipa fa da te per fumare il crac trovata durante l'ispezione

 

“Le espulsioni funzionano“ ha spiegato il Questore “e continueremo su questo fronte. I malviventi hanno più paura di essere rimandati a casa che di essere arrestati“.

Mascipinto ha poi dato qualche numero sulle numerose persone fermate, identificate, espulse, tornando anche sulla manifestazione di domenica scorsa.

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