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Sindaca sfiduciata a Spinea, ecco le ragioni dei 9 consiglieri dimissionari

Il portavoce Rossato (Pd): «Ripresentando la mozione di sfiducia saremmo potuti arrivare almeno al 26 aprile, protraendo un immobilismo che dura da oltre tre mesi»

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Davice Rossato presenta le dimissioni a nome di 9 consiglieri comunali di Spinea

 

«Dopo il respingimento della mozione di sfiducia presentata il 17 marzo - per via di motivazioni che ci riserveremo di approfondire e verificare meglio nei prossimi giorni - abbiamo deciso di dimetterci con un atto unico assieme ai tre consiglieri del Gruppo misto Semenzato, Gavagnin e Chinellato per evitare di prolungare ulteriormente l'immobilismo che la Sindaca sta protraendo da oltre 3 mesi. Ripresentando la mozione di sfiducia, infatti, saremmo potuti arrivare almeno al 26 aprile». Così Davide Rossato (Partito Democratico), il consigliere di Spinea che, su delega dei colleghi che hanno deciso di sfiduciare la sindaca Martina Vesnaver, martedì mattina si è presentato in municipio per protocollare le dimissioni.


Martina Vesnaver, eletta sindaca nel 2019, e ora sfiduciata

 

«Dopo i retorici richiami alla collaborazione, alla responsabilità e all'etica, avremmo preferito un dibattito pubblico in cui ogni membro della giunta e del consiglio comunale si assumesse le proprie responsabilità anche per una questione di trasparenza e rispetto nei confronti dei cittadini di Spinea: ci sono molte cose che avremmo voluto chiarire» continuano i dimissionari «Questa sindaca, confermando quello che al di là dell'immagine pubblica è sempre stato il suo stile, ha preferito avvalersi di un cavillo discutibile pensando di allungare ulteriormente i tempi di una crisi oramai inevitabile perché mai affrontata, non facendo del bene alla nostra città. E sbeffeggiando con il suo "chi si crede migliore sbaglia più spesso degli altri", ha ottenuto l'esatto contrario, convincendo tutti a mettere la parola fine a questa amministrazione».

«Non abbiamo preso questa decisione leggermente» continua «ma siamo convinti di averlo fatto per il bene di Spinea, della nostra città: senza alcun pericolo di perdere i fondi PNRR, Spinea si salverà, ad esempio, dalla Variante al Piano degli Interventi che, come sappiamo tutti, avrebbe portato nuovo consumo di suolo e l'aggressione alle aree agricole. Si dice che si raccoglie ciò che si semina e la sindaca Vesnaver, fin dal primo giorno, ha governato con totale mancanza di ascolto, confronto e condivisione, un modo di governare sbagliato e lesivo per la Città che abbiamo spesso denunciato e che non ci appartiene. Per il bene di Spinea questa fase è finita».

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