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Venti i tabaccai derubati dagli hacker pro Cospito: danni per 200 mila euro

L’attacco dei gruppi anarchici aveva scala nazionale: nella provincia di Venezia sigarette e Gratta&Vinci a 10 centesimi. Presentate le denunce

Marta Artico
1 minuto di lettura

Lunedì 27 marzo tutti i distributori automatici di sigarette oggetto di attacco hacker sabato 25 sera sono tornati in funzione, anche gli ultimi sui quali appariva la scritta “service operation”. I titolari delle tabaccherie stanno finendo di compilare il verbale di denuncia alle forze dell’ordine. Nel frattempo i carabinieri passano al setaccio ogni tabaccheria della Città metropolitana, per capire quali sono state messe fuori uso dagli anarchici e reperire informazioni utili all’attività investigativa.

Adesso la partita si gioca su un altro fronte. La Federazione Tabaccai Provincia di Venezia sta lavorando per cercare di far risarcire i propri associati che hanno subito danni (tra i 10 e i 13mila euro a testa) a causa dell’attacco anarchico che ha messo in vendita sigarette e «Gratta&Vinci» a 10 centesimi di euro.

800mila euro il danno in ammanchi stimato in Italia, 200 mila – dato confermato – in provincia Venezia, dove sono stati colpiti quasi una ventina di distributori. L’azienda che ha subito l’attacco in tutto lo Stivale, è la Laser Video.

«Abbiamo lavorato per rimettere in funzione tutti i distributori» spiega Massimiliano Fassini, presidente Federazione Tabaccai Provincia di Venezia «i titolari stanno terminando di sporgere le denunce e collaborano con i carabinieri. Il danno è stato stimato, adesso stiamo cercando di capire come muoverci, se l’azienda è assicurata: la categoria sta valutando una soluzione». Un episodio grave, mai accaduto prima in questi termini, per lo meno, fanno sapere. Che ha lasciato tutti esterrefatti e con l’amaro in bocca.

Tra i comuni coinvolti, Venezia, diverse tabaccherie a Mestre, e poi a Marghera e Malcontenta. Ma anche Spinea, Mira, Chioggia e Martellago.

Sabato, gli avventori dei distributori di sigarette si sono accorti che i pacchetti, comprese le sigarette “usa e getta”, costavano 10 cent cadauno. Sul display la scritta «fuori Alfredo dal 41 bis». La voce si è sparsa e c’è persino chi, dopo averlo scoperto, si è messo in coda, facendo a spintoni per acquistarne in stock, preso dall’euforia.

Per fortuna il titolare di una tabaccheria ha capito prima degli altri cosa stava accadendo e ha avvertito i colleghi, che si sono passati parola attraverso la rete. Ed è scattata la corsa a tornare indietro e spegnere le macchine, altrimenti il danno sarebbe stato di certo maggiore.

Nella tabaccheria di Corso del Popolo vicina alla Pam è finita in rissa tra due ragazze: un gruppo di giovani voleva svuotare il distributore, mentre degli affezionati clienti dei tabacchi tentavano di difendere la postazione. Per sedare gli animi sono dovute intervenire due pattuglie della polizia. Un fenomeno che ha interessato quasi una ventina i distributori automatici delle relative di tabaccherie e sul quale si indaga, in tutta Italia.

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