Spinea senza più sindaco, commissario nominato a tempo di record
Con le dimissioni formalizzate dal notaio dai nove consiglieri si apre una nuova stagione. A reggere il Comune arriverà Paola De Palma. Vesnaver: «Una vigliaccata»
Massimo Tonizzo
Martina Vesnaver, ormai ex sindaco di Spinea (foto Agenzia Pòrcile)
Cade la giunta Vesnaver con le dimissioni presentate martedì 28 marzo in mattinata da nove consiglieri. Già mercoledì 29 arriverà il nuovo commissario, la cui firma di accettazione è prevista in mattinata.
A guidare il Comune verso le prossime elezioni sarà Paola De Palma, viceprefetto di Treviso e già con esperienza di commissario a Castello di Godego e Pieve del Grappa.
La crisi amministrativa a Spinea arriva al suo capolinea, ormai atteso, con la formalizzazione delle dimissioni della maggioranza dei consiglieri che si sono presentati martedì mattina in comune poco dopo le otto per formalizzare l’atto dopo averlo discusso con il segretario comunale per evitare gli errori effettuati con la precedente richiesta di sfiducia alla sindaca Martina Vesnaver.
Non si attenderà, dunque, la convocazione del prossimo consiglio per chiedere una nuova sfiducia: con le dimissioni immediate dei nove (per l'opposizione di Davide Rossato, Giovanni Litt, Emanuele Ditadi, Paolo Barbiero, Giampier Chinellato e Massimo De Pieri, la consigliera del gruppo misto Vera Semenzato e i due di Forza Italia Valeria Chinellato e Marcello Gavagnin), la giunta della sindaca arriva al capolinea.
«Dopo il respingimento della mozione di sfiducia», spiega Emanuele Ditadi. «Abbiamo deciso di dimetterci per evitare di prolungare ulteriormente l'immobilismo che la sindaca sta protraendo da oltre tre mesi. Non abbiamo preso questa decisione leggermente, ma siamo convinti di averlo fatto per il bene di Spinea, della nostra città: senza alcun pericolo di perdere i fondi Pnrr. Si dice che si raccoglie ciò che si semina e la sindaca Vesnaver, fin dal primo giorno, ha governato con totale mancanza di ascolto, confronto e condivisione, un modo di governare sbagliato e lesivo. Per il bene di Spinea questa fase è finita».
«Una vera e propria vigliaccata», la prima risposta della sindaca, che ha però per oggi indetto una conferenza stampa di chiusura del suo mandato, «Fatta da chi non ha avuto nemmeno il coraggio di affrontare di persona una discussione faccia a faccia in consiglio ma ha preferito nascondersi dietro a un notaio. E dopo sarei io quella che non accetta il dialogo. Mi dispiace soprattutto perché lascio una città in pieno vigore, con i conti in attivo e con numerosi progetti pronti alla partenza e ora bloccati. Personalmente, non posso accettare le numerose azioni volte a denigrare la mia persona, la mia professionalità e il mio essere donna».
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