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Attacco hacker ai distributori di sigarette: a Venezia code e liti per i pacchetti a 10 cent

L’azione rivendicata dagli anarchici, 16 le rivendite sotto scacco nel Veneziano, oltre 200 mila euro i danni provocati

Marta Artico
2 minuti di lettura

Distributori automatici di sigarette e «gratta e vinci» hackerati dagli anarchici: pacchetti a 0,10 cent prezzo fisso, scattano le risse in giro per la Provincia.

A un certo punto, la sera di sabato, gli avventori dei distributori rimasti senza “cicche” che si preparavano a far serata, si sono accorti che le sigarette, comprese quelle “usa e getta”, costavano 10 cent a pacchetto. C’è persino chi, dopo averlo scoperto, si è messo in coda, facendo a spintoni per acquistarne in stock, preso dall’euforia.

Nella tabaccheria di Corso del Popolo vicina alla Pam è finita a ceffoni tra due ragazze: un gruppo di giovani voleva svuotare il distributore, mentre degli affezionati clienti dei tabacchi tentavano di difendere la postazione, essendosi accorti che doveva trattarsi di un’anomalia. Ma la macchina era già stata svuotata. Per sedare gli animi, che si stavano scaldando, sono dovute intervenire due pattuglie della polizia.

Un fenomeno a macchia di leopardo quello che ha interessato la provincia di Venezia: quasi una ventina i distributori automatici, delle relative di tabaccherie, coinvolti – per ora 16 – ma stanno arrivando nuove segnalazioni: 200mila euro di danni in mancati introiti derivanti da pacchetti praticamente “quasi” regalati. Sul display la scritta «fuori Alfredo dal 41 bis». Dietro l’attacco hacker ai distributori, potrebbero dunque esserci gli anarchici, le indagini sono in corso. In sostanza qualcuno è entrato nel sistema del produttore del distributore, modificando da remoto il prezzo di vendita in prezzo “politico”, irrisorio.

«Dopo le prime segnalazioni arrivate quando i titolari se ne sono accorti» spiega Massimiliano Fassini, presidente Federazione Tabaccai Provincia di Venezia «L’azienda produttrice li ha spenti tutti, ma nel frattempo erano già stati prosciugati».

Chi lo ha scoperto? «Un nostro collega si è accorto per caso – l’attacco era iniziato subito dopo la chiusura – a quel punto è partito il passaparola nella nostra rete. I titolari, quasi arrivati a casa, sono tornati immediatamente indietro». Tra i comuni coinvolti, Venezia, diverse tabaccherie a Mestre, e poi a Marghera e Malcontenta. Ma anche Spinea, Mira, Chioggia e Martellago.

Racconta: «In Corso del Popolo è scoppiata una rissa, perché alcuni clienti affezionati hanno difeso la tabaccaia quando si sono resi conto che un gruppetto di ragazzini stava svuotando il distributore. Per fortuna le pattuglie della polizia hanno sedato la lite».

Anche a Chioggia code e file ai distributori hackerati. «Attorno alle 22 l’azienda ha posto rimedio spegnendo i distributori». Danni? «Le tabacchiere colpite hanno avuto perdite tra i 10 e i 13 mila euro, stiamo ancora terminando la conta, ma in provincia di Venezia i danni ammontano almeno a 200 mila euro».

La Federazione contatterà l’azienda produttrice, per capire come muoversi e in che modo chiedere i risarcimenti, non appena raccolte le denunce. Chiude: «Non dovevano prendersela con noi, hanno sbagliato bersaglio. È brutto che a pagare sia una categoria che si mette a disposizione delle persone, sapendo la situazione di difficoltà che viviamo. Siamo attività di vicinato. In qualche modo incarniamo lo Stato, vivendo di una concessione, ma siamo lavoratori, imprenditori con famiglie che lottano tutti i giorni per vivere offrendo i nostri servizi e diventando punti di riferimento per la popolazione». 

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