Biennale di Venezia, alberghi già verso il sold out. Via ai lavori in extremis nei padiglioni
L’inaugurazione è in programma a maggio. Manutenzioni a intonaco e serramenti nel padiglione Venezia. L’Ava: «La rassegna di architettura è in costante crescita»
Eugenio Pendolini
Venezia già in fermento in vista della Biennale. Con una previsione stimata dalla Confesercenti di 550 mila arrivi per Pasqua, l’onda lunga del turismo si trascinerà fino al weekend inaugurale della Biennale del 19-20 maggio con gli hotel che galoppano verso il tutto esaurito.
Gli albergatori continuano a ricevere prenotazioni e si dicono convinti che il tasso di occupazione delle camere si avvicinerà al 100%. In parallelo, fervono i preparativi dell’ultim’ora per sistemare tutti i padiglioni in tempo per la rassegna. Il tempo, però, stringe.
L’ultimo intervento, pubblicato in albo pretorio, riguarda il padiglione Venezia. Nella determina di assegnazione dei lavori alla ditta Unitecnica di Cestaro Valter sas, valore dell’importo pari a 150 mila euro, si intuisce tutta l’urgenza dell’intervento e i tempi stretti per portarlo a termine.
«Si rende necessario, anche a seguito della richiesta pervenuta dal Commissario del Padiglione Venezia, intervenire con lavori di manutenzione straordinaria da eseguirsi sul Padiglione Venezia ai Giardini della Biennale», si legge nella determina. In particolare si dovranno svolgere lavori di manutenzione straordinaria su coperture, porzioni di intonaco, pavimentazioni, opere propedeutiche all’allestimento, ridipinture interne esterne e assistenza muraria alla sostituzione di serramenti. «Rilevando l'estrema urgenza di eseguire i lavori per consegnare i locali in tempo per l'allestimento della Mostra Internazionale di Architettura 2023».
Corsa contro il tempo, dunque, per il padiglione Venezia che, come ogni anno, aspira a un ruolo da protagonista alla Biennale. Curata dall’architetta, docente di architettura Lesley Lokko dal titolo “The Laboratory of Future”, saranno nove gli eventi collaterali tra i Docks Cantieri Cucchini a San Pietro di Castello, Palazzo Badoer e le Prigioni. Da sempre considerata la sorella minore rispetto alla Biennale Arte, la rassegna di architettura è tuttavia in perenne crescita.
A confermarlo sono gli albergatori veneziani che tastano, di stagione in stagione, il polso degli hotel veneziani. E le previsioni sembrano essere unanimi: «Architettura cresce sempre di più», conferma Claudio Scarpa (direttore Ava), «stiamo registrando una fortissima richiesta tra il 16 e il 21 maggio, nei giorni cioè precedenti e immediatamente successivi all’inaugurazione. L’impressione è che si vada verso il tutto esaurito».
Archiviato il Carnevale, e con un inizio di primavera che sembra essere promettente, il primo vero banco di prova lo si avrà con il weekend di Pasqua che, storicamente, fa registrare il tutto esaurito a Venezia. E anche quest’anno si va in questa direzione.
«Sta andando bene, lo stiamo notando in prima persona», conferma Scarpa. Pasqua e Biennale saranno solo le prime tappe della stagione. Dal 31 maggio al 4 giugno ritornerà in Arsenale anche il Salone Nautico: oltre 1.100 metri lineari di pontili per esposizione, 240 ormeggi dedicati a yacht e super yacht, vela e altre imbarcazioni, e uno spazio espositivo di 30 mila metri quadrati. Da giugno, poi, spazio a i grandi concerti a San Marco.
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