In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni
      1. Annone Veneto
      1. Campagna Lupia
      2. Campolongo Maggiore
      3. Camponogara
      4. Caorle
      5. Cavallino-Treporti
      6. Cavarzere
      7. Ceggia
      8. Chioggia
      9. Cinto Caomaggiore
      10. Cona
      11. Concordia Sagittaria
      1. Dolo
      1. Eraclea
      1. Fiesso d'Artico
      2. Fossalta di Piave
      3. Fossalta di Portogruaro
      4. Fossò
      1. Gruaro
      1. Jesolo
      1. Marcon
      2. Martellago
      3. Meolo
      4. Mestre
      5. Mira
      6. Mirano
      7. Musile di Piave
      1. Noale
      2. Noventa di Piave
      1. Pianiga
      2. Portogruaro
      3. Pramaggiore
      1. Quarto d'Altino
      1. Salzano
      2. San Donà di Piave
      3. San Michele al Tagliamento
      4. San Stino di Livenza
      5. Santa Maria di Sala
      6. Scorzè
      7. Spinea
      8. Stra
      1. Teglio Veneto
      2. Torre di Mosto
      1. Venezia
      2. Vigonovo

Ottantasettenne raggirata, ma la badante era in buona fede: assolta in tribunale a Venezia

In base all’accusa, la badante aveva indotto la 87enne a farsi consegnare con bonifici e ricariche sulla carta PostePay, una somma complessiva di 127 mila euro

e.p.
Aggiornato alle 1 minuto di lettura

Era accusata di aver abusato delle difficoltà dell’anziana 87enne che assisteva per derubarla. Invece per Lucia Cojoracu, di origini moldave, l’accusa di circonvenzione di incapace si è chiusa con un’assoluzione con formula piena.

Un anno e sei mesi, questa era stata la richiesta della Procura rappresentata dal sostituto procuratore Christian Del Turco, il quale aveva chiesto di riqualificare il reato in truffa.

A favore della condanna si era espresso anche l’avvocato dell’anziana signora, Andrea Franco, costituitosi parte civile. I fatti risalgono al giugno 2020, in pieno lockdown, e partono dalla denuncia della signora, vedova di un noto critico letterario veneziano. In base all’accusa, la badante aveva indotto la 87enne a farsi consegnare con bonifici e ricariche sulla carta PostePay, una somma complessiva di 127 mila euro.

Una richiesta, quella dei soldi, motivata dalla preoccupazione della badante per il proprio marito, asserito medico disertore in Afghanistan.

In base alla ricostruzione, il medico sarebbe stato tenuto prigioniero. Da qui la necessità di soldi dietro la promessa di riconsegnarli in tempi rapidi. Commossa, l’anziana aveva deciso di versare quei soldi e di aiutare l’imputata (difesa dall’avvocato Gianmarco Bondi).

Nel corso del processo, però, è emerso che se il medico in Afghanistan era frutto di invenzione, esisteva però un uomo di cui la badante si era realmente innamorata.

Conosciuto in rete, la donna era seriamente convinta che fosse in pericolo. Un «gesto d’amore» in buona fede, a detta dell’avvocato difensore, che si è poi rivelata una truffa sentimentale (denunciata regolarmente dall’imputata). 

2

Articoli rimanenti

Accesso illimitato a tutti i contenuti del sito

1€ al mese per 3 mesi

Attiva Ora

Sblocca l’accesso illimitato a tutti i contenuti del sito

I commenti dei lettori
© Riproduzione riservata
La guida allo shopping del Gruppo Gedi

Il mio libro

L'INIZIATIVA DI SCOUTING UNICA IN ITALIA

Pubblicare un libro con ISBN in modo gratuito