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Emergenza siccità, il sindaco di Mirano a confronto con le associazioni agricole

Coldiretti, Cia, Confagricoltura: «Scomparsi i secondi raccolti. Servono investimenti per invasi e una miglior gestione dell’acqua». La capogruppo Tomaello: il sindaco emani un’ordinanza

massimo scattolin
2 minuti di lettura

Interventi strutturali urgenti, che aiutino gli agricoltori e ordinanze del sindaco per imporre limiti all’uso non necessario di acqua. Questo il risultato di un incontro promosso a Mirano dal sindaco Tiziano Baggio per un primo confronto sulle azioni condivise da attuare per far fronte alla crisi idrica; incontro a cui hanno partecipato i capigruppo in Consiglio e i responsabili delle associazioni agricole del mandamento.

Le prime decisioni prese in comune riguardano l’impegno dell’Amministrazione comunale nella diffusione delle buone pratiche per il risparmio dell’acqua; la necessità di stabilire incontri con il Consorzio di Bonifica e Veritas e infine la predisposizione di azioni concrete fin dalla prossima riunione del tavolo sull’emergenza idrica.

«L’acqua è un bene prezioso che spesso diamo per scontato ma il perdurare della condizione di deficit idrico nel nostro territorio è un'emergenza che non possiamo e non vogliamo ignorare. Mirano è città dell'acqua e dobbiamo impegnarci per mantenerla tale per il bene comune. Si prospetta un anno difficile», dichiara il sindaco Tiziano Baggio.

«Credo che di fronte ad una emergenza di tale portata serva il più possibile operare insieme e scegliere con urgenza anche quali azioni si è in grado di attivare in ambito comunale in breve tempo», dichiara Maria Rosa Pavanello, Capogruppo di Avanti insieme per Mirano.

«Credo che al di là dei necessari progetti infrastrutturali sulla rete idrica che richiedono confronto con tutti gli attori coinvolti e investimenti di tipo economico l'amministrazione puo' impegnarsi fin da ora in percorsi di sensibilizzazione a partire dalle scuole materne fino alle scuole superiori, percorsi che vadano a toccare la sensibilità anche dei cittadini in età adulta. Dobbiamo tutti essere coscienti e responsabili su un tema che vede coinvolti tutti da vicino oggi ma che colpirà in particolar modo gli adulti di domani, quindi anche semplici azioni come queste possono migliorare il preoccupante scenario che non è più un crisi ma una sorta di crisi ordinaria», dichiara Matteo Baldan, Capogruppo di Fratelli d'Italia.

«La crisi idrica, che ci coinvolge tutti indistintamente e che comincia a creare gravi problemi all’agricoltura in primis, ma alla vita economica e sociale in genere, ci conferma la necessità di essere ognuno di noi sensibile al problema (dai più grandi ai più piccoli) evitando sprechi d’acqua. E ci fa chiedere al sindaco (che è autorità sanitaria) di emanare ordinanze e farle rispettare, perché i distratti smettano di lavare l’auto, il portico di casa, annaffino il giardino e l’orto ecc… come ai tempi dell’abbondanza. Ora c’è crisi ed è per tutti», dichiara Annamaria Tomaello, Capogruppo di Insieme per il bene comune.

«Dai dati raccolti probabilmente si andrà verso la scomparsa dei secondi raccolti e la scomparsa del mais dalle colture, mandando ulteriormente in sofferenza il comparto zootecnico per il rialzo dei costi dei mangimi» ha detto Massimo Coletto (Cia) «È quindi importante sensibilizzare i cittadini su un uso razionale dell'acqua, lavorare sulla creazione di piccoli invasi interpoderali e sulla ricerca per selezionare piante più resistenti alla mancanza di acqua, lavorando in sinergia tra enti e privati».

«Le aziende stanno cercando di orientare le coltivazioni verso colture che richiedono un minor consumo d’acqua» dichiara Fabio Livieri di Coldiretti «Auspichiamo anche che la Regione nell’emissione dei prossimi bandi consideri la necessità di incentivare gli investimenti su sistemi irrigui in grado di ottimizzare l’utilizzo dell’acqua».

«Il lungo periodo di siccità, causato dalle scarse precipitazioni degli ultimi anni, ci impone di trovare il più velocemente possibile delle soluzioni per la popolazione e per gli agricoltori soprattutto per l’imminente arrivo delle semine (mais e soia in primis). Come delegato di Confagricoltura» ha sottolineato Alessandro Isatti «posso proporre la realizzazione di opere (invasi) e l’adozione di sistemi irrigui più efficienti con l’utilizzo della tecnologia 4.0. e con l’accesso ai fondi europei del Piano sviluppo rurale. Per l’agricoltura e le colture, i Consorzi di bonifica dovranno attivarsi a monte per creare invasi di raccolta d’acqua, accedendo ai fondi del PNRR, questo potrà aiutarli a sostenere le spese di realizzazione di tali opere»

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