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Dj Spiller interpreta Borat alla scoperta di Venetianska, «il supermarket più bello del mondo dove tutto si può comprare»

Il video parodia del noto dj nei panni del personaggio creato dal comico Sacha Baron Cohen. «Come tutti i veneziani anche io mi sento schiacciato dal turismo e l’ho raccontato così»

Alla scoperta del «più bel supermercato del mondo, chiamato Venetianska», con dj Spiller nei panni di Borat durante i giorni clou del Carnevale 2023.

Le scorribande del produttore e discografico veneziano, che interpreta (magistralmente) il personaggio kazako frutto della provocatoria comicità dell’attore inglese Sacha Baron Cohen, si trasformano in un corto di otto minuti.

Le varie gag, registrate domenica 19 febbraio, vanno oltre la semplice goliardia e offrono l’occasione per riflettere sull’identità di Venezia e il problema dell’overtourism. Spiller-Borat, si muove tra la folla come il tipico turista mordi e fuggi: acquista paccottiglia convinto di trovarsi di fronte a meravigliose creazioni degli artigiani locali, si mette a prendere il sole su un pontile con il tipico “mankini” verde (bikini da uomo) e visto che qui ormai è tutto in vendita cerca di portarsi a casa, per una sera, anche due signore.

Nato un po’ per caso questo “reel” (pubblicato sia su Instagram che su Facebook) è diventato immediatamente virale.

Ecco spiegata la genesi: «Ogni anno con alcuni amici organizziamo una festa privata, chiamata “Celebrities in Venice” in cui chi partecipa deve interpretare un personaggio famoso», spiega Cristiano Spiller, «io sono un fan della prima ora di Sacha Baron Coen, e per l’edizione di quest’anno ho scelto di interpretare uno dei suoi personaggi più iconici: Borat. Tra l’altro qualche anno fa mi sono esibito in un dj-set ad Almaty, proprio in Kazakistan e in quell’occasione avevo comprato alcune bandiere che ho utilizzato per la mia maschera».

La festa di Celebrities si è svolta l’11 febbraio: «Quando sono tornato a casa non mi sono neanche struccato», racconta il dj, «la mattina dopo sono andato in giro per la città da solo e sono venute fuori molte situazioni divertenti, ho capito così che c’era del potenziale. Il weekend successivo, la domenica di Carnevale, ho chiesto a un amico regista Lorenzo Fonda, di accompagnarmi e di girare un po’ col cellulare».

Diverse ore di montaggio e il video è ora online: «Pensavo di fare solo un minuto, ma c’erano così tante situazioni che è venuto un po’ più lungo. È stata la prima volta in cui mi sono cimentato nell’editing video, sono contento che in molti abbiano apprezzato».

Come sempre accade, i linguaggi della parodia, della commedia e del travisamento si prestano perfettamente a esprimere anche una chiara critica sociale. Per Spiller il Carnevale è una cosa seria, anche per una questione di famiglia. Il padre Giorgio, artista, fu uno dei personaggi di punta del carnevale veneziano negli anni ‘80, autore di maschere provocatorie e dissacranti.

Buon sangue non mente: «Come tutti i veneziani, anche io mi sento schiacciato dal turismo e poi penso che il ruolo del Carnevale nella nostra città vada ripensato. Deve essere una festa collettiva, non un momento commerciale da vendere agli sponsor, ma un evento dove non ci sono spettatori e tutti riescono ad essere protagonisti. Il degrado che vediamo dopo le 8 in città è il risultato di questa impostazione».

Il video si chiude proprio con due malandati “rimasugli” distesi ai piedi di un pozzo, al termine di una carrellata di ordinaria “follia” veneziana.

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