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Consorzio tra le case di riposo, scatta l’indagine della Regione Veneto

Palazzo Balbi vuole vederci chiaro sull’ipotesi di unione dei servizi delle rsa di Chioggia, Dolo e Mirano. Via all’attività ispettiva per approfondire obiettivi della società e gestione del personale

Francesco Furlan
1 minuto di lettura

L'Ipab Casson di Chioggia

 

La Regione Veneto vuole vederci chiaro sulla nascita del Consorzio Geras tra le case di riposo - Ipab di Chioggia (Casson), Dolo (Riviera del Brenta) e Mirano (Mariutto) e per questo ha deciso di avviare un’attività ispettiva. Già a febbraio l’assessore regionale alla Sanità e ai Servizi sociali Manuela Lanzarin ha chiesto al Servizio di vigilanza sul sistema socio sanitario l’attivazione di un’indagine ispettiva specifica sul Consorzio creato dalle tre Ipab in relazione agli statuti e alle norme che regolano il funzionamento dei tre istituti.

L’indagine ispettiva, in corso in questi giorni, dovrà approfondire le finalità e gli obiettivi della società consortile, la gestione del personale e la disciplina applicata per l’inquadramento del personale, gli emolumenti degli amministratori e il rilascio delle necessarie garanzie sul servizio offerto agli ospiti e alle loro famiglie.

La richiesta dell’assessora Lanzarin risale al 4 febbraio mentre è di metà marzo la lettera inviata dal Servizio di vigilanza di Palazzo Balbi ai presidenti delle tre Ipab (per Chioggia la lettera è arrivata ad Andrea Zennaro, anche se pochi giorni dopo è stato indicato come nuovo presidente del Cda Antonio Serraino; per Mirano è arrivata a Gianangelo Favaretto, e per Dolo ad Anna Maria Miraglia) e al presidente del Consorzio Geras, Servizi alla persona (la stessa Anna Maria Miraglia).

Ora le case di riposo dovranno far arrivare al servizio di vigilanza tutta la documentazione necessaria e richiesta. Un lungo elenco di documenti che, tra le altre cose, comprende i patti para-sociali, il regolamento amministrativo del Consorzio, il regolamento sulla gestione del personale, la copia dei verbali di tutte le sedute che si sono svolte fino ad ora del Cda di Geras, atti relativi all’organizzazione delle strutture e, infine una dettagliata relazione che chiarisca gli accordi tra le Ipab per il funzionamento del Consorzio. La documentazione dovrà essere inviata al Servizio ispettivo della Regione entro il 14 aprile e a occuparsi del dossier sarà la dirigente capa, Rossana Ceci.

Una collaborazione, quella tra le tre Ipab, nata già zoppicante: Chioggia, l’Ipab più in difficoltà dal punto di vista della tenuta finanziaria, subito dopo la nascita del Consorzio ha ingranato il freno a mano, dubbiosa sul percorso intrapreso. Per non parlare delle critiche che sono arrivate dalle organizzazioni sindacali, sia dalla Cgil che dalla Cisl, preoccupate per i lavoratori.

«L’unico fine di questo consorzio è abbassare ancora di più il costo del lavoro», commenta Paolo Lubiato, sindacalista della Cisl Funzione pubblica da sempre critico nei confronti del Consorzio, «ben venga quindi, se confermata, questa indagine della Regione, anche per capire come peseranno e a quanto ammonteranno i compensi dei membri di questo nuovo consiglio di amministrazione».

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