Rapina in tabaccheria: pistola puntata tra gli occhi del gestore. Presi dai carabinieri
Fabrizio Galzignato è stato minacciato e poi legato con fascette da elettricista. I banditi hanno portato via anche le monete. «Terza volta in sei anni». Malviventi catturati dalle pattuglie dell’Arma 45 minuti dopo il colpo
Marta Artico
Armati di pistole e coltello, l'hanno puntata in faccia al titolare Fabrizio Galzignato della tabaccheria Il Cerino di Caselle di Santa Maria di Sala, in via Noalese.
Il momento con la canna della pistola tra gli occhi
Galzignato è rimasto con la canna della pistola tra gli occhi mentre i,l bandito urlava. Poi il complice gli ha legato le mani con una fascetta da elettricisti e l'hanno obbligato ad andare nel retro bottega mentre loro svuotavano la cassa e prendevano tutto l'importo della giornata e il fondo cassa, almeno duemila euro tra pagamenti bollette e Lotto.
Poi hanno preso anche la moneta, senza lasciare un solo euro. A quel punto volevano rubargli la collana e il portafoglio, ma lui gli ha detto, con la voce rotta, che non li aveva con sé.
In tabaccheria c'era anche Cristian, un cliente abituale che spesso fa compagnia al titolare. Erano le 19 di domenica sera. Cristian è corso fuori, lui era in un angolo vicino ai giornali e i due malviventi armati e a volto coperto non l’hanno notato subito.
Non aveva il cellulare con sé così é andato dai negozi vicini e li ha pregati nella concitazione di chiamare subito le forze dell'ordine.
La pistola contro il cliente
Nel frattempo, i rapinatori sono corsi fuori col bottino e uscendo dalla porta hanno puntato la pistola contro un altro cliente che stava entrando, rischiando di fargli fare un colpo. Sono fuggiti seminando il panico tra la gente che in quel momento si trovava nei pressi della tabaccheria, qualcuno si è rifugiato nelle attività a fianco, preso dal panico.
L'auto che faceva da palo ha dato gas prima che giungessero i carabinieri. Sotto shock il paese.
«Stiamo ancora quantificando quanto ci fanno portato via» racconta Elisa Zara, la moglie del titolare «mio marito non ha ancora realizzato l'accaduto. É la terza volta in sei anni. Le telecamere li hanno ripresi, erano con il volto coperto e le pistole erano vere da quanto ci dicono».
La banda catturata
Lungo il tragitto è stato poi trovato il coltello. I carabinieri, sfruttando al massimo anche questo indizio, hanno potuto capire dove si stava dirigendo la banda a bordo dell’auto e, già nella serata, sono stati in grado di risalire agli autori del colpo.
Con un’operazione il terzetto di banditi è stato fermato e poi catturato in provincia di Treviso.
Sono tre trevigiani e, secondo i carabinieri sono anche i responsabili delle rapine messe a segno a Refrontolo il 2 marzo e il 14 marzo a Massanzago.
Dopo la rapina di Santa Maria di Sala i carabinieri di Vittorio Veneto hanno arrestato un 46 enne di Conegliano, un 56enne di Vittorio Veneto, e una 37enne compagna del primo.
I tre sono stati bloccati all’uscita del casello dell’A28 a Cordignano, 45 minuti dopo aver messo a segno il colpo a Santa Maria di Sala.
Le accuse a carico di tutti e tre, rapina a mano armata aggravata in concorso, sono molto gravi.
I tre verranno giudicati per direttissima dal giudice.
Il racconto del tabaccaio
Il tabaccaio di Caselle rapinato: "Mi hanno puntato la pistola in faccia. Paura? Forse più rabbia"
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