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Vaporetto Actv in formato Lego, un veneziano al concorso internazionale

La passione per i Lego di Fabio Biesso lo porta ad essere tra i 375 selezionati nella prima fase del contest che ha visto la partecipazione di migliaia di persone da ogni parte del Mondo

Maria Ducoli
1 minuto di lettura

L'imbarcazione costruita dal veneziano Fabio Biesso utilizzando i mattoncini colorati della Lego

 

Venezia e la vita cittadina raccontati in formato Lego. La creatività è di Fabio Biesso, impiegato tecnico nel settore metalmeccanico e originario di Mira. L’ultima creazione, selezionata tra oltre un migliaio di quelle presentate al concorso internazionale della Lego, è la riproduzione nei mattoncini colorati di un vaporetto.

«Cerco di fare qualcosa che sia inerente alla vita veneziana - spiega Biesso -, superando i cliché e la visione della città in chiave turistica». Quella costruita con minuziosa precisione e attenzione ai dettagli è quindi «la Venezia autentica», come l’ha definita l’appassionato.

La prima creazione cittadina è stato un bacaro, tre anni fa. Poi è arrivato un motoscafo e infine una piccola rappresentazione della città, in cui sono rientrati Rialto, il Leone di San Marco e i lampioni che illuminano le rive.

Sono stati migliaia i progetti presentati al contest. Dopo la prima scrematura,  375 sono passati alla fase successiva, quella in cui a contare è anche il voto da casa, sul sito https://www.bricklink.com/v3/designer-program/series-1/77/The-Vaporetto---Venice-Waterbus, tramite una emoticon innamorata. 

«Il concorso prevedeva l’uso di una palette di pezzi predefiniti, bisognava poi presentare una progettazione e le istruzioni, come se fosse una confezione in vendita» spiega.

La passione di Biesso per i mattoncini colorati affonda le origini nell’infanzia e quello presentato non è il primo vaporetto costruito dal cittadino.

«La prima volta che ne ho costruito uno avevo nove anni. Ricordo benissimo che avevo sognato di essere in un negozio di giocattoli e di averlo visto. Allora l’avevo rifatto».

Oltre vent’anni dopo, Biesso ci riprova, stavolta con tecnica e precisione. Ci vogliono circa ventiquattro mesi prima di arrivare a vedere il vaporetto terminato e, una volta assemblato, dopo mille modifiche e cambiamenti, la soddisfazione è tanta. Il futuro sarà squisitamente veneziano. «Non riprodurrei mai una gondola, troppo turistica. Piuttosto, potrei fare un sandaletto o una caorlina» anticipa.

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