Marcon, l’Anpi non si ferma. «In programma altri film ispirati alla Resistenza»
Nappi, presidente dell’associazione partigiani, annuncia le prossime proiezioni sul tema organizzate nel territorio
Giovanni Monforte
Il pubblico in sala per la proiezione di "Roma città aperta" (foto Agenzia Pòrcile)
«Eravamo in tanti e ciò significa che, malgrado i tempi difficili in cui vive la nostra società, sono ancora saldi quei valori su cui si basa la nostra Costituzione». Così l’Anpi ha salutato la positiva riuscita della tanto discussa proiezione del film di Roberto Rossellini, “Roma città aperta”.
Dopo le polemiche a livello nazionale per il mancato patrocinio del Comune di Marcon, c’era attesa per vedere la risposta del pubblico di Marcon. E questa non si è fatta attendere: sala piena all’auditorium De André, con la necessità di trovare sedie da aggiungere in platea prima di cominciare con l’evento.
La visione del film è stata preceduta dall’intervento del presidente della locale sezione dell’Anpi, Filippo Nappi, che ha illustrato l’iniziativa “Proiezioni Resistenti", promossa insieme allo Spi-Cgil e al gruppo “Bella Ciao”.
Il prossimo appuntamento si terrà sabato 15 aprile al centro servizi di Quarto d’Altino, con la proiezione di “Non ci è stato regalato niente”. Iniziativa che ha già ottenuto il patrocinio della giunta altinate. «Per la proiezione del secondo film, l’amministrazione di Quarto, pure di centrodestra, non ha negato il patrocinio. Mi sembra positivo», commenta Nappi.
Che poi rivolge un’ultima risposta al sindaco di Marcon, Matteo Romanello, che aveva tacciato l’Anpi di essere il “braccio armato” della sinistra e del Pd. «L’Anpi non è la testa d’ariete di nessuno», dice Nappi, «È un’associazione e chiunque ne condivida i principi fondativi, chiunque si riconosca nei suoi valori è benvenuto. Noi non chiediamo la tessera di partito a nessuno, abbiamo già le nostre di tessere».
Il consigliere comunale Arcangelo Varlese ha ringraziato l’Anpi «che ci ricorda il valore della libertà e grazie a Rossellini che ha reso eterna la memoria di un periodo storico terribile nel suo capolavoro». E rivolto al sindaco Romanello ha commentato: «Se cercava notorietà a livello nazionale, sarebbe stato meglio evitare di far passare Marcon per quello che non è». Il polverone sollevato dalla decisione di Matteo Romanello di negare il patrocinio del Comune alla proiezione del capolavoro cinematografico, aveva richiamato anche l’attenzione del nipote di Rossellini, Alessandro, il quale in una lettera aperta al sindaco, aveva chiesto il motivo di tale decisione, altrimenti l’avrebbe interpretato come un gesto fascista.
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