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A Campalto la regata alla Valesana e la darsena apre a dragonboat e paracanoa

Ventotto partecipanti alla regata di terraferma tra canale di Tessera e Passo Campalto

M.CH.
1 minuto di lettura

Ventotto partecipanti, il doppio rispetto all’anno scorso, hanno partecipato domenica mattina alla seconda edizione della Regata alla Valesana di Campalto, l’iniziativa promossa dall’Associazione sportiva dilettantistica “La Barena di Campalto” e dalla Municipalità di Favaro Veneto, in collaborazione con Consorzio di bonifica Acque risorgive e il Magistrato alle Acque di Venezia.

La regata, che rientra nel palinsesto de “Le Città in Festa”, è una gran fondo di 10 km con tecnica alla valesana: voga in piedi in avanti con due remi incrociati e mai a contatto fra loro.

La gara, partita alle 9.30, si è snodata attraverso un tratto del canale di Tessera, quindi le imbarcazioni sono entrate nel canale Osellino, percorrendolo fino a San Giuliano, sono entrate in seno de la Sepa per poi terminare il tracciato a Passo Campalto. A premiare i vincitori l’assessore comunale Paola Mar: «Una bellissima giornata a testimonianza di quanto siano importanti le tradizioni anche svolte in terraferma», spiega. 

Primi quattro classificati

Uomini

Maurizio Molin

Gianluca Vianello

Amedeo Damiano

Damiano Allegretto

Donne

Marta Signorelli

Luisa Conventi

Sara Smith

Gabriella Lazzari

Alla darsena di Campalto

Ed è stato presentato alla darsena di Campalto, in via Passo Campalto, 124, a Mestre, un nuovo centro dedicato alle attività di Dragon Boat delle “Pink fire” della Lilt per donne operate al seno e all’integrazione dei disabili con paracanoa, grazie alla collaborazione con l’associazione sportiva dilettantistica “Asd Sporting La Barena”.

All’evento hanno partecipato la presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, insieme ai consiglieri della Municipalità di Favaro Veneto Simone Mestriner e Maurizio Gallo, il presidente LILT Venezia, Carlo Pianon, il tecnico federale paracanoa, Diego Dogà, la responsabile dell'associazione sportiva Marika Fantini.

Una giornata di sport e solidarietà durante la quale sono stati illustrati i benefici dell’attività sportiva. Il dragon boat, disciplina a pagaia che utilizza imbarcazioni cinesi con la testa e la coda a forma di dragone, consente di realizzare un significativo miglioramento nel benessere psicofisico generale delle pazienti operate di tumore al seno. Importante anche il movimento della paracanoa  che aiuta a socializzare e – è stato sottolineato – a riappropriarsi della propria vita.

«Abbiamo voluto inserire questo momento molto bello e partecipato all’interno del marzo donna», le parole della presidente Damiano. «Con la Lilt, una realtà straordinaria del nostro territorio, stiamo portando avanti da anni numerose iniziative per sensibilizzare alla prevenzione contro il cancro al seno. Sono molto felice che questa sarà la nuova casa anche delle 'Pink fire', le nostre guerriere». 

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