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A Portogruaro cade la giunta, votata la sfiducia al sindaco Favero

Il consiglio comunale nella seduta di venerdì sera ha deciso di mandare a casa la giunta guidata dall’esponente della Lega. Ora arriva il commissario prefettizio

Il sindaco Florio Favero va casa, il consiglio comunale di Portogruaro è decaduto. Approvata la mozione di sfiducia nei confronti del primo cittadino. Il voto sulla sfiducia è arrivato alle 23.20 di venerd’ 17 marzo, con il sindaco all’angolo e il profilo del commissario sempre più nitido all’orizzonte. La maggioranza è andata in frantumi e ora arriverà il commissario della prefettura. Favero, nel descrivere quel che è accaduto, ha parlato di un “ammutinamento”. 

All’inizio della seduta subito due colpi di scena. Nelle comunicazioni Maria Teresa Senatore prende la parola e riferisce all’aula su minacce ricevute da un consigliere comunale. Il minacciato sarebbe un membro di maggioranza. E sarebbe stato minacciato da un altro consigliere. Marco Terenzi, capogruppo dei Civici e Democratici, chiede la messa ai voti dell’inversione dell’ordine del giorno. Si discute subito la mozione di sfiducia. Iniziano a parlare i consiglieri.

«Lo slogan dell’ascolto è stato smentito dai fatti», ha ricordato il capogruppo di Civici e democratici Marco Terenzi, «fare il sindaco non è agire come un uomo solo al comando. Restituiamo la parola agli elettori». Subito la replica di Florio Favero. «La mancata approvazione del bilancio comporta perdite di finanziamenti», spiega il sindaco mentre il capogruppo del gruppo Misto Mario Pizzolitto scuote la testa, «chi è assente non ha mai ragione».

Favero ha messo in evidenza i suoi successi. «Non capiamo perché la consiliatura debba finire. Il gruppo Misto cosa propone? Due assessori e il depennamento di due progetti. La stessa Senatore tre anni e mezzo fa aveva previsto una colata di cemento per i parcheggi delle scuole Pascoli e oggi grida allo scempio. Chiedo al gruppo Misto di mettere in sicurezza il Comune approvando i bilanci». Florio offre un anno di tregua. «Con il blocco del bilancio alcuni progetti in ambito sociale non si possono attuare. Non possiamo adottare importanti assunzioni», dice Anna Fagotto, assessore ai servizi sanitari, «non possiamo stanziare fondi a beneficio di alcune famiglie. Le destinazioni ad hoc non possiamo approvarle».

Maria Teresa Ret plaude all’arrivo del commissario. «Meglio di questa amministrazione. É una serata difficile, un epilogo triste. È un fallimento che spero possa far riflettere». Rodriquez e Pizzolitto rientrano dopo avere parlato a lungo dietro le quinte. «Amici del gruppo Misto. Vi conosco da anni», dice Riccardo Rodriquez in un ultimo disperato tentativo di salvare la maggioranza, «sediamoci a un tavolo e parliamo. Qualcosa possiamo fare. Insieme». Maria Teresa Senatore: “La difficoltà principale era saper mettere il consiglio comunale nelle condizioni di interagire coi cittadini. Molti portogruaresi non sono stati ricevuti».

Nella notte il voto di sfiducia. E la fine della giunta leghista nel Veneto orientale. Rischiano di saltare tanti progetti, c’è preoccupazione per i fondi del Pnrr. E primi effetti ci sono già: salta “Porto immaginario”, il festival di letteratura per l’infanzia noto a livello nazionale con la presenza di oltre 40 autori. Doveva iniziare a maggio, gli organizzatori ci stavano lavorando da un anno.

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