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E’ fuori pericolo la donna accoltellata a Spinea

Sì è svegliata in ospedale a Mestre e ha visto i parenti, ma è sotto choc. L’incontro con lo psichiatra prima dell’interrogatorio dei carabinieri

Marta Artico
Aggiornato alle 1 minuto di lettura
La panchina rossa con due carabiniere in caserma a Spinea 

Si è svegliata e ha ripreso a parlare la donna che lunedì mattina è arrivata al pronto soccorso di Mirano con delle ferite di arma da taglio sul collo, il ventre e ferite minori, sembrerebbe, alla schiena. Dopo il delicato intervento subito all’ospedale di Mirano, la 45enne è stata svegliata dal coma farmacologico, e ha fortunatamente ripreso a parlare.

Un sollievo per la famiglia, che ha potuto andare in reparto e salutarla. Per ora è sotto shock, deve ancora rendersi conto di quanto è successo lunedì mattina, quando i vicini hanno chiamato le forze dell’ordine dopo aver sentito delle forti urla. Un episodio che ricorda quanto successo a settembre dell’anno passato, con un esito, però, tragico.

La donna accoltellata a Spinea è ricoverata all’Angelo di Mestre 

«È provata e sconvolta» spiega il compagno della madre, «del resto è comprensibile in una situazione simile. È consapevole che ci sono delle indagini in corso. Adesso non è ancora il caso, quando dalla terapia intensiva dove rimarrà ancora per qualche giorno verrà spostata in reparto, allora potrà anche essere sentita dai carabinieri che si occupano del caso».

E potrà dare la sue versione dei fatti, di quanto accaduto la mattina alle sette nell’appartamento dove vive con il compagno. Dopo il risveglio sembra che la donna avrebbe confermato la versione data in stato confusionale alle forze dell’ordine non appena soccorsa, quella cioè che si sarebbe auto inferta le coltellate. Per questo in ospedale si stanno eseguendo accertamenti, per capire lo stato di lucidità della 45enne, ancora scossa per l’accaduto. «Per ora è fuori pericolo e di questo siamo sollevati, si sta riprendendo velocemente. Speriamo di riuscire a capire di più rispetto a quanto successo una volta che sarà più tranquilla».

Nel frattempo i carabinieri stanno proseguendo nelle indagini, per chiarire il contesto nel quale è maturato il fatto di sangue e cercare elementi utili a chiarire il caso. Gli investigatori stanno svolgendo tutti gli accertamenti, a partire dalla lama da taglio con la quale sono stati inferti i tagli. Ne presenta in due parti del collo, uno più profondo. «Sarà la giustizia a capire come sono andate le cose, noi ora affrontiamo i problemi giorno per giorno, un passo alla volta» aggiunge il padre putativo.

Un giallo alimentato dalla versione della donna e che presenta molti interrogativi. A partire proprio dalle lesioni. I carabinieri dovranno capire se sono compatibili con un atto di autolesionismo o meno. Il compagno, che al momento del dramma si trovava a casa con lei, non è indagato.

La sindaca di Spinea, Martina Vesnaver, ha definito la relazione sentimentale della coppia «tossica e insalubre». Di sicuro il percorso della donna per tornare a riprendersi la sua vita, sarà lungo e tutto in salita.

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