Ladri al Summer Festival di Mirano: bottino di oltre 10 mila euro
Il magazzino di Paolo Favaretto nel mirino dei malviventi per la seconda volta nel giro di pochi mesi: «Danno enorme, ma non mi arrendo. La rassegna si farà»
Alessandro Ragazzo
Non ce la fa più Paolo Favaretto, il patron del Mirano Summer Festival. Non sono passati neanche due mesi dal furto nel deposito di attrezzi della rassegna musicale dell’estate, che lo scorso fine settimana ci sono tornati ancora. E se a fine dicembre il bottino era stato di oltre 20 mila euro, stavolta siamo ad almeno 10 mila euro. Cifre non da poco, tutt’altro.
«Ma non mi arrendo» assicura battagliero Favaretto «perché il Mirano Summer Festival sarà fatto pure quest’anno».
Stavolta i soliti ignoti sono andati al magazzino tra domenica 5 e lunedì 6 marzo; e, dopo aver rotto la porta ingresso e tolte le inferriate, si sono portati via i cavi, quadri della corrente e altro materiale elettrico. Oltre alla conta dei danni.
Ad accorgersene sono stati gli stessi addetti che, lunedì mattina, sono andati a fare un giro al deposito e hanno trovato la porta aperta e del materiale gettato a terra. Un bel problema a quattro mesi dall’inizio dell’appuntamento dell’estate miranese per eccellenza e non solo, anche perché pare che davvero qualcuno ce l’abbia con Favaretto.
«Tra la mia attività a Mestre (Auto Carrozzeria Moderna ndr) e Mirano» spiega «in dieci anni sono arrivato a quota 25 furti (23 a Mestre e 2 a Mirano ndr), con un bottino per oltre un milione e mezzo di euro. Onestamente non ce la faccio più e credo di aver dato abbastanza su questo fronte. Il Summer bisogna farlo e non molleremo».
L’episodio è stato segnalato alle forze dell’ordine. E così fanno due i colpi messi a segno dai ladri in poco più di due mesi; allora, e si era a dicembre, qualcuno era finito al deposito per portato via dei nuovi computer acquistati solo pochi mesi prima, oltre a telecamere, cavi elettrici, rilevatori del suono, mixer. Tutte attrezzature per allestire gli spettacoli durante il mese d’iniziative tra concerti serate a tema.
Anche stavolta hanno mirato al materiale: basti pensare che i cavi elettrici costano qualche migliaio dio euro. A fine dicembre, invece, la conta dei danni ammontava ad almeno 20 mila euro che, sommati ai 10 mila dello scorso fine settimana, si oltrepassa quota 30 mila. E per gli organizzatori dell’associazione Volare 4.0-Aps è un altro duro colpo da mandare giù. —
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