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Sottomarina, gli ambulanti vincono il ricorso al Tar: torneranno in spiaggia

Bocciata la tesi del Comune che l’anno scorso aveva ristretto il campo concedendo solo licenze alimentari

Elisabetta B. Anzoletti
Aggiornato alle 1 minuto di lettura
Venditori ambulanti tornano in spiaggia a Sottomarina 

Gli ambulanti “vincono” contro il Comune di Chioggia e per l’estate 2023 tornano a “riprendersi” la spiaggia. Il Tar ha bocciato la linea prudenziale dell’amministrazione comunale, che nel 2022 aveva concesso solo licenze per ambulanti del settore alimentare per evitare “confusione” con i molti venditori irregolari, imputando al Comune le spese legali e il contributo unificato di 600 euro.

La vicenda legale non dovrebbe avere ulteriori strascichi, ma il M5S, che ha presentato richiesta di accesso agli atti, teme che gli ambulanti esclusi nel 2022 possano avanzare richiesta di risarcimento danni profilando un nuovo debito fuori bilancio per il Comune. La vicenda parte da un anno fa.

Il Comune, nel bando annuale per assegnare le licenze (12 alimentare, 6 non alimentare), decide di assegnarne 18 solo per il settore alimentare con l’obiettivo di facilitare i controlli e la repressione degli ambulanti irregolari che vendono merce a volte simile ai regolari.

Gli ambulanti esclusi fanno ricorso, lo vincono e il Comune, in corsa, modifica il bando riaprendolo a tutti. Molti però ormai hanno scelto altre strade.

Nei giorni scorsi il Consiglio ha dovuto votare un provvedimento che integra le spese legali imputate inizialmente dal Tar con il contributo unificato di 600 euro.

«Non ci saranno altri capitoli legali perché la vicenda si è già chiusa l’anno scorso», spiega il vicesindaco, Daniele Tiozzo, «abbiamo riaperto la vicenda solo per prevedere il contributo. Per quest’anno il bando prevede le licenze anche per il non alimentare, ma abbiamo messo qualche paletto in più per facilitare i controlli: ogni ambulante dovrà ricoverare il mezzo nel magazzino indicato e alla prima infrazione verrà annullata la licenza».

Secondo il capogruppo M5S Daniele Stecco potrebbero esserci però altre sorprese: «La strategia del Comune di togliere le licenze agli ambulanti non alimentari, con un espediente ideologico finalizzato a rimuovere lo smercio non autorizzato di abiti e giocattoli in battigia, si è rivelata sbagliata», spiega, «il problema non è stato risolto, anzi abbiamo pure perso il ricorso. Mi chiedo se sia previsto un risarcimento del lucro cessante per questi lavoratori e quindi la possibilità di un nuovo debito fuori bilancio».

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