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Sicurezza sul lavoro: chiuso un centro massaggi cinese, maxi sanzioni ai bar

Il bilancio dei controlli del Nucleo carabinieri Ispettorato del lavoro di Venezia nel territorio provinciale

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I carabinieri dell'Ispettorato del lavoro

 

Quindici violazioni in materia di sicurezza sul lavoro accertate, per un totale di sanzioni pari a 95mila euro: a rilevarle, il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Venezia durante controlli in aziende della zona eseguiti nelle ultime settimane.

Sedici le aziende controllate, 10 quelle risultate irregolari; 18 i lavoratori controllati di cui 3 risultati in nero; tre le
aziende sospese dall’attività.

Queste alcune delle attività controllate:

Chioggia. Sanzioni per 10.000 euro e sospensione dell’attività. Si tratta di un bar dove sono state riscontrate violazioni in materia di sicurezza, con particolare riferimento alla mancanza della valutazione dei rischi e alla mancata formazione sulla sicurezza dei lavoratori dipendenti. Nel luogo di lavoro è stato anche trovato un banconiere in nero. Per questo è stata sospesa l’attività, con l’irrogazione di 10.000 euro di sanzioni amministrative.

Dolo. Sanzioni per 7.000 euro. Anche in questo caso si tratta di un bar, all’interno del quale è stata trovata una barista in nero, con la conseguente mancata formazione sulla sicurezza. L’azienda è stata sanzionata per un importo complessivo di 7.000 euro.

Mirano. Sanzioni per 15.000 euro e sospensione dell’attività. In questo caso si tratta di un centro massaggi, gestito da un cittadino di nazionalità cinese, all’interno del quale sono state identificate due massaggiatrici connazionali, regolarmente registrate con un contratto di lavoro subordinato. L’azienda, tuttavia, è stata trovata sprovvista della valutazione dei rischi, oltre ad aver disatteso agli obblighi della formazione sulla sicurezza dei dipendenti. Anche qui è stato adottato il provvedimento di sospensione per l’omessa valutazione dei rischi aziendali.

Portogruaro. Sanzioni per 7.000 euro. Si tratta anche in questo caso di un bar nel quale è stata riscontrata la violazione dell’omessa adozione dei presidi di pronto soccorso.

San Stino di Livenza, Mestre e Caorle. Sanzioni per 56.000 euro. Si tratta di un bar nel centro abitato di San Stino di Livenza, gestito da un cittadino di nazionalità cinese. Nel corso della verifica è stata riscontrata l’omessa formazione sulla sicurezza dei lavoratori. A Mestre è stata controllata e sanzionata un’azienda attiva nel commercio di abbigliamento, presso la quale è stata riscontrata, anche in questo caso, l’omessa formazione dei lavoratori. A Caorle si tratta di un’azienda alimentare che ha omesso di predisporre la cassetta di pronto soccorso.

Le attività rientrano tra quelle programmate dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro e del Gruppo Carabinieri Tutela Lavoro di Venezia.

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