Venezia, sfida d’alta tensione. Arriva la Spal di Tacopina e Vanoli cambia tutto
Manca Modolo, mister Vanoli vuole punti: «Sarà dura, da qui in poi tutte finali». E sui suoi ragazzi: «Conta il gruppo, chiunque scenda in campo può far bene»
Alessandro Ragazzo
Joe Tacopina non ha dubbi: sabato 11 al Penzo sarà 2 fisso. O così almeno si augura l’ex presidente del Venezia, ora alla guida della Spal.
A Pohjanpalo e compagni il compito di smentirlo, mentre il tecnico Paolo Vanoli giura che la squadra si è allenata bene in settimana e i nuovi hanno portato entusiasmo. Staremo a vedere, anche perché la gara è importante e delicata per entrambe: magari alla fine prevarrà la voglia di non perdere, di certo il Venezia deve confermare il bel successo di Benevento e l’occasione migliore è questa sfida salvezza in pieno carnevale: niente scherzi.
Ecco le formazioni in campo e il modulo
Parola d’ordine: continuità
Una parola che Vanoli ha usato spesso in conferenza stampa, perché significa tante cose: risultati, fare passi in avanti in classifica e nella mentalità.
«Sappiamo che saranno tutte finali da qui all’ultima» analizza Vanoli «lo sarà così anche con la Spal e dovremmo interpretarla così, con il giusto equilibrio. Sarà una partita difficile, perché loro hanno giocatori tecnici, sanno giocare a calcio con degli elementi importanti». Uno dei pericoli sarà Radja Nainggolan, che Vanoli conosce bene dai tempi dell’Inter. «Poteva arrivare più tardi» sentenzia ridendo Vanoli, sapendo che se fosse in giornata, sarebbero guai seri.
«Lavoriamo per avere continuità di risultati» prosegue appunto Vanoli «ci siamo allenati bene e i ragazzi sono concentrati per inseguire l’obiettivo della salvezza. Rifare il gruppo è la cosa più difficile, i nuovi hanno entusiasmo, voglia anche se a qualcuno manca il ritmo partita. La seconda gara è sempre la più difficile dopo un’ottima prima: basta vedere Jajalo, nonostante si fosse allenato in Serie A. Ma sono contento di tutti».
In campo mancherà ancora Modolo, ci sarà invece Cheryshev, anche se partirà dalla panchina non essendo in condizione.
Secondo: più attenzione
Vanoli sta lavorando molto anche sull’aspetto dell’attenzione, perché pure a Benevento si sono viste delle amnesie, specie sul finire del primo tempo, che sarebbero potute costare care. E, infatti, era arrivato il pari momentanei dei campani.
«In campo ci vanno i giocatori, non i tecnici» spiega «e i cali di tensione sono la parte più fastidiosa. Dobbiamo spezzare quei momenti, perché si perde autostima e servono una maggiore lucidità e personalità per uscire da quel momento».
Sulla formazione non si sbilancia, com’è giusto che sia, ma Vanoli punta tutto sul gruppo. «Ho molte frecce al mio arco» dice «e vedremo quando e come utilizzarle. Sono stanco di parlare di singoli ma parlare di Venezia; sono convinto che chiunque scenda in campo, possa fare bene e schiero i più funzionali per portare a casa il risultato. Sto portando Cheryshev ad avere una condizione che dia più continuità, non posso aver fretta e poi resta fuori per altri due mesi: non posso guardare nome e carriera».
La Spal: notiziario
La settimana della Spal è stata particolare, un po’ per la sconfitta interna contro il Bari, le dichiarazioni sul mercato da parte del tecnico Daniele De Rossi, mentre Tacopina ha parlato di 2 fisso da mettere al Penzo.
«Non guardo in casa degli altri» fa sapere Vanoli «sappiamo chi siamo noi, se abbiamo vinto a Benevento è per l’organizzazione messa in campo. Ci siamo ricompattati per arrivare in fondo, poi ogni partita è difficile e anche gli episodi possono cambiare. Da quando sono qui, i ragazzi hanno lavorato forte e lo stesso hanno fatto in settimana: dobbiamo dimostrarlo in campo». Ecco l’occasione per farlo. —
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