É morta Tigre, la gatta più famosa al mondo
Dopo diciassette anni, un tumore del sangue ha fermato il cuore della gatta della libreria Acqua Alta. Il titolare Lino Frizzo: «è stato anche grazie a lei se abbiamo avuto tanto successo»
Maria Ducoli
Tigre in posa per la fotografa Marianna Zampieri
Era la gatta più fotografata al mondo, perché effettivamente da lì passavano ogni giorno turisti provenienti da ogni continente. Tigre, la gatta della libreria Acqua Alta, è scomparsa ieri, lasciando un vuoto sul bancone della cassa, il suo trono indiscusso. Un tumore del sangue l’ha resa debole e magra, fino a fermarle il cuore.
Era arrivata diciassette anni fa, piccola a sufficienza da poter essere racchiusa tra le mani, con i fratelli Achille e Talì. Al primo si affeziona un carabiniere in pensione, a cui farà compagnia fino alla fine dei suoi giorni. La seconda trova casa da un’amica di famiglia. E Tigre, invece, diventa la star della libreria.
«Lo dico spesso - sorride il proprietario Lino Frizzo -, è stato anche grazie a lei se abbiamo avuto tanto successo. Aveva dei comportamenti straordinari».
Tigre conquistava la simpatia di tutte le persone che entravano nel negozio, posava instancabilmente davanti alle macchine fotografiche e controllava che i cani non si avventurassero nella libreria.
«Sono usciti diversi cani sanguinanti da qui. Tanto era dolce con gli umani e tanto diventava tigre di nome e di fatto con i cani» scherza Frizzo.
E i comportamenti particolari non riguardavano solo gli estranei, ma anche i propri cuccioli. Tigre infatti aveva avuto diversi figli, di cui solo due sono rimasti in famiglia, Dominique e Mussi. Ma quando in casa sono arrivati altri gattini, i figli li hanno subito allontanati.
«Tigre aveva picchiato i propri figli per insegnar loro ad accogliere anche gli altri. Le mancava solo la parola».
Anche Marianna Zampieri - fotografa responsabile del progetto Cats in Venice - ricorda la gatta con affetto. «È con infinita tristezza che saluto Tigre - scrive sui propri social -, matriarca della libreria Acqua Alta dopo ormai 20 anni di onorato servizio. Ora che non ti vedrò più in cassa, per me resterai sempre nascosta dietro alle cartoline dove spesso amavi rifugiarti per dormire».
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