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A Mestre corteo e scontri per difendere la legge 194 sull’interruzione di gravidanza

In centro corteo e musica contro la presenza dell’antiabortista Mario Adinolfi. Parapiglia con la polizia all’ingresso del Centro candiani

maria ducoli
Aggiornato alle 1 minuto di lettura

Uno dei cartelli alla manifestazione di Mestre (foto Zaffaina / Pòrcile)

 

“Sul nostro corpo decidiamo noi”, era solo uno dei tanti slogan che sono rieccheggiati per la città. Poi le urla e il parapiglia (senza cariche) con la polizia quando il corteo ha tentato di accedere al Centro Candiani dove c’era la presentazione di un libro antiabortista.

La difesa delle legge 194 e Adinolfi

Circa 250 persone venerdì 3 febbraio alla manifestazione indetta a Mestre per la difesa della legge 194 e contro la presentazione del libro anti-aborto che Mario Adinolfi, invitato dal Movimento per la vita, al centro culturale Candiani.

Alla manifestazione aderiscono i centri sociali, collettivi e associazioni come “Non una di meno”, Lisc (il Collettivo liberi saperi critici), laboratorio Pandora e Cgil.

A Mestre la manifestazione a difesa della legge 194 sull'interruzione di gravidanza

Per una politica diversa

“Vogliamo dimostrare che la risposta della città è di una politica diversa rispetto a quella sostenuta dall’amministrazione, che accetta la presentazione di Adinolfi”, dice Marta Sottoriva di Lisc. La manifestazione si è snodata davanti alla sede del municipio di Mestre, in via Palazzo.

Mestre, parapiglia alla manifestazione in difesa della legge 194 sull'interruzione della gravidanza

La tensione al Candiani

Quando il corteo ha tentato di entrare nel centro Candiani, ovviamente, si è trovata la strada sbarrata da un cordone di poliziotti. Ci sono state spinte, urla, un tentativo di sfondamento ma la Celere ha retto e non sono state effettuate cariche.

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